“In continuità con scelte già adottate negli ultimi anni, la manovra include interventi di sostegno al reddito delle famiglie”. Lo ha detto il vice capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia Fabrizio Balassone in audizione presso le commissioni Bilancio riunite di Senato e Camera sulla Manovra.
“Si tratta di misure che, anche quando sono di natura temporanea, possono essere utili per sostenere il potere d’acquisto, che negli ultimi anni è stato colpito pesantemente dall’inflazione – ha aggiunto -. Gli interventi del periodo 2022-25 hanno, in effetti, più che compensato l’impatto negativo del drenaggio fiscale e dell’erosione dei trasferimenti. Il recupero dei redditi familiari, tuttavia, non può essere perseguito solo con interventi fiscali; deve fondarsi su un efficace sistema di contrattazione e, in ultima analisi, sull’aumento della produttività”.
Inoltre le misure a sostegno del reddito previste in legge di bilancio si stima che “non comportino variazioni significative della disuguaglianza nella distribuzione del reddito disponibile equivalente tra le famiglie. La riduzione dell’aliquota dell’Irpef per il secondo scaglione di reddito favorisce i nuclei dei due quinti più alti della distribuzione, ma con una variazione percentualmente modesta del reddito disponibile” ha rilevato mentre “gli effetti dei principali interventi in materia di assistenza sociale si concentrano invece sui primi due quinti delle famiglie e sono anch’essi modesti”.
Per Bankitalia “l’evasione fiscale, come noto, danneggia la crescita e produce iniquità, sfavorendo le imprese e i cittadini onesti. La manovra apre a una nuova ‘rottamazione’: uno strumento che in passato non ha accresciuto l’efficacia nel recupero di gettito. Allo stesso tempo include misure che si pongono in continuità con quelle che hanno consentito, anche attraverso il crescente utilizzo di tecnologie avanzate, la riduzione dell’evasione negli anni scorsi”.
Infine, per Balassone le ripercussioni sui patrimoni di banche ed assicurazioni degli interventi fiscali contenuti in manovra “appaiono contenute” ma “in generale, sarebbe opportuno evitare il ripetersi frequente di inattese modifiche della tassazione”.
“Le ripercussioni degli interventi sulla posizione patrimoniale del complesso degli intermediari appaiono contenute – ha detto – Il sistema bancario italiano è nell’insieme solido, ben patrimonializzato e oggi tra i più redditizi d’Europa. I rischi di credito restano limitati, grazie anche alle buone condizioni finanziarie delle imprese”.



























