Negli scorsi giorni l’Assemblea dei dipendenti della Gambro Vantive di Medolla (Modena) ha aperto lo stato di agitazione per stimolare l’azienda ad aprire un confronto in cui approfondire le intenzioni concrete di Vantive sul futuro del gruppo, con particolare riferimento ai dipendenti di Vantive S.r.l. Medolla. L’azienda si occupa in particolare della produzione di avanzate macchine per la dialisi.
“Da mesi – spiegano in una nota unitaria i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil – l’Azienda non dà risposte sul futuro e sulla direzione che intende intraprendere. È necessario che il Gruppo Carlyle presenti un piano industriale che dia garanzie per Vantive: siamo preoccupati per il calo registrato delle vendite delle macchine dedicate alle terapie renali croniche, produzione principale che garantiva i volumi più importanti del sito”.
“Siamo consapevoli – proseguono i sindacati – che la situazione di Medolla coinvolge interamente Vantive e mette a rischio l’occupazione in tutti i settori e i siti presenti nel territorio nazionale: tecnico, commerciale e amministrativo. Condividiamo lo stato d’animo delle lavoratrici e dei lavoratori di Vantive che, da quando è stata acquisita dal fondo di investimento Carlyle, registra una sostanziale assenza di investimenti, perdendo importanti commesse che mettono a rischio l’occupazione e il sito industriale stesso”.
“Non possiamo permettere la crisi di un’altra azienda del distretto biomedicale di Modena – hanno concluso Filctem, Femca, Uiltec -, l’area è un patrimonio industriale avanzato del settore farmaceutico nazionale e raccoglie eccellenze e competenze che vanno tutelate”. Nei prossimi giorni saranno comunicate le modalità della prima iniziativa di sciopero riguardante il sito.






















