Udu e Rete studenti scenderanno in piazza il 17 giugno insieme alla Cgil contro “i nuovi voucher e in difesa della democrazia”.
“Dopo aver impedito lo svolgimento dei referendum sul lavoro, abrogando in Parlamento le norme oggetto degli stessi, il Governo reintroduce in manovrina i voucher, estendendo il loro utilizzo alle imprese sotto i 5 dipendenti”, spiegano gli studenti, sottolineando: “Cambia il nome, ma non la sostanza”.
Per Giammarco Manfreda, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, “la reintroduzione dei voucher sotto falso nome è, nel merito e nel metodo, una scelta da contrastare, soprattutto perché a pagarne le conseguenze più devastanti sarebbero i giovani.”
Manfreda denuncia anche “il messaggio che suggerisce questa manovra” ovvero quello di “un Parlamento non rispettoso degli istituti democratici del nostro paese, pronto a contraddirsi nel giro di qualche settimana”. E “non c’è da stupirsi se sempre più giovani prendono le distanze da questo modo di fare politica”.
Sulla stessa linea Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell`Udu: “Quello a cui stiamo assistendo è un vero e proprio attacco alla democrazia, senza precedenti nella storia di questo paese”. Per questo “sosterremo e diffonderemo l’appello promosso dalla Cgil per chiedere l’intervento del Presidente della Repubblica”. L’Udu attacca anche la mancanza di confronto, sebbene “promesso”, da parte del governo con le parti sociali.
“Con la campagna ‘Vogliamo Diritti’ – ricorda Marchetti – abbiamo messo in luce in questi mesi la voglia di uscire da precarietà e sfruttamento imposti alla nostra generazione”. E “non ci fermeremo proprio adesso.”

























