Dopo l’ultima giornata di mobilitazione dello scorso 31 marzo, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, hanno indetto per oggi, 30 maggio, e domani due giorni di sciopero che riguarderà gli oltre 1,5 milioni lavoratori dei settori pulizie-multiservizi e pubblici esercizi, turismo, ristorazione collettiva e agenzie di viaggio per il rinnovo dei contratti scaduti da oltre 4 anni.
Tra le prime iniziative di protesta ci sono il blocco delle flessibilità, degli straordinari e dei supplementari, e la proclamazione di un ulteriore pacchetto di otto ore di sciopero.
Oltre al rinnovo, i sindacati chiedono un aumento in busta paga, il mantenimento delle garanzie e delle tutele in caso di cambi di appalto (in particolare per il settore mense e pulizie), e si oppongono alle richieste delle associazioni imprenditoriali (Anip Confindustria, Legacoop Servizi, Federlavoro Servizi Confcooperative, Agci e Unionservizi Confapi, Angem ed Alleanza delle Cooperative, Fipe e Fiavet Confcommercio) che, secondo i sindacati, stanno ponendo sul tavolo di trattativa pregiudiziali importanti che impediscono il confronto e produrrebbero un peggioramento di elementi importanti, come i permessi, gli scatti d’anzianità e la malattia.
“Per il proseguio della nostra battaglia – aggiungono i sindacati – avvieremo nuove e capillari modalità di contrasto che consisteranno nel dare vita a una campagna straordinaria di carattere vertenziale”. Infine, i sindacati inizieranno a “segnalare in tutte le sedi le imprese che, pur chiudendo bilanci in attivo, quando si ritrovano al tavolo di trattativa continuano ad affermare che l’aumento contrattuale, stante il permanere della crisi, non è nelle loro disponibilità”.