Si è tenuta ieri, 11 maggio, l’udienza presso il tribunale di Monza sulla la vertenza K-Flex richiesta dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl dopo il ricorso avanzato sulla procedura di licenziamento per 187 unità lavorative annunciata dall’azienda.
La proposta del giudice è stata quella di aumentare il budget economico esposto in precedenza dall’azienda.
“Consapevoli che non potrà essere il tribunale a far ripartire l’interruttore della fabbrica”, la Cgil regionale lombarda ha scelto di rivolgersi al giudice “per non lasciare nulla di intentato. Con senso di responsabilità portiamo ai lavoratori e alle lavoratrici in assemblea la proposta di mediazione e saranno loro a decidere democraticamente se accettare o rifiutare”.
Il presidio, dopo 108 giorni di sciopero, continuerà fino a lunedì 15 Maggio pomeriggio, termine entro il quale il sindacato deve fornire un riscontro al giudice per decidere in base al mandato dei lavoratori.
“Gridiamo al Governo e alla politica la nostra richiesta di costruire strumenti normativi per impedire il riproporsi di delocalizzazioni ingiustificate e incentivate da danaro pubblico”, conclude il sindacato.