I rappresentanti Ericsson, le Rsu dell’azienda e le segreterie nazionali e territoriali dei sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl si sono incontrati a Roma ieri, 27 aprile, alla scadenza dei 45 giorni previsti dalla procedura di licenziamento collettivo di 315 lavoratori a livello nazionale, di cui 61 a Genova.
Non essendo stata trovata soluzione, la vertenza Ericsson passa al ministero del Lavoro che ha a disposizione 30 giorni per tentare di trovare una soluzione che scongiuri i licenziamenti.
Per i sindacati l’azienda rimane sorda ad ogni tentativo di mediazione e si dimostra indisponibile a mettere in campo ammortizzatori sociali come la cassa integrazione o i contratti di solidarietà.
Lavoratori e sindacati, inoltre, addossano responsabilità anche al Governo che non è stato in grado di chiedere ed ottenere chiarezza sul piano industriale di Ericsson e che, in questi anni, non è stato in grado di produrre politiche di sostegno e rilancio per un settore strategico come le telecomunicazioni.
In questi giorni, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl chiederanno al ministero del Lavoro di convocare nel prossimo incontro anche il ministero dello Sviluppo Economico e l’azienda per cercare una soluzione condivisa tra le parti.
“Questo – affermano i sindacati – è però anche il momento per una effettiva accelerata da parte della Regione Liguria e che finalmente si passi dai buoni propositi a soluzioni concrete in ambito locale e a tal proposito le scriventi Organizzazioni sindacali chiederanno a breve un incontro urgente.”