Premi di risultato e opportunità offerte dai contratti territoriali sono stati al centro della prima esperienza di formazione congiunta per i rappresentanti di imprese e lavoratori realizzata in Lombardia dal Progetto EQuIPE2020 di Anpal Servizi, che si è tenuta dal 5 al 7 aprile a Vimercate (Monza Brianza).
L’iniziativa ha coinvolto una cinquantina di funzionari delle Associazioni territoriali di Confindustria e di Cgil, Cisl, Uil operanti nel territorio lombardo nei settori metalmeccanico, chimico, tessile e alimentare.
Tra i docenti, Luciano Pero e Luigi Campagna, esperti di organizzazione del Mip Politecnico di Milano, la sociologa del lavoro Anna Ponzellini e la dirigente e project manager di Anpal Servizi Antonella Marsala, responsabile di EQuIPE2020. Ospiti dei colloqui serali sono stati il giuslavorista ed ex ministro del Lavoro Tiziano Treu, che si è confrontato a lungo con i partecipanti, così come Mimmo Carrieri e Paolo Feltrin, autori del libro “Al Bivio” sul ruolo del sindacato nell’Italia di oggi.
Le sessioni formative sono partite delineando gli scenari, con gli effetti della crisi sulle imprese e le leve per il miglioramento, e offrendo una panoramica della contrattazione della produttività negli ultimi quindici anni, con i dati delle ricerche più recenti. Assolombarda, Cgil Cisl e Uil hanno fatto il punto sull’applicazione dell’accordo territoriale sui premi di risultato siglato la scorsa estate, strumento importante per le piccole imprese lombarde prive di rappresentanza sindacale.
Il ruolo dei premi di risultato è stato inquadrato nell’ottica della produttività e dell’innovazione nell’impresa, sono state analizzate le determinanti dei processi (tecnologie, nuova organizzazione e persone) e la misura dei risultati. Approfondimenti specifici hanno riguardato temi come coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori, conciliazione, orari di lavoro e smart working. I partecipanti hanno lavorato anche in gruppi, esercitandosi su casi aziendali.
L’ultimo giorno è stato dedicato alle prospettive di sviluppo del welfare contrattuale e aziendale, con la condivisione dei passi successivi, cioè l’avvio di sperimentazioni in aziende e territori. Assolombarda ha presentato la sua piattaforma Welfare. In chiusura, esperti e protagonisti delle relazioni industriali si sono confrontati sullo spazio che queste possono avere nel cambiamento del lavoro.
“Il bilancio è molto positivo, anche perché per la prima volta funzionari datoriali e sindacali hanno potuto confrontarsi al di fuori delle logiche strette della trattativa, in maniera più concettuale e meno in termini di rappresentanza di interessi specifici. Non è stato facile arrivarci, ma ne è valsa la pena” commenta Massimo Bottelli, direttore settore Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Assolombarda.
“L’apporto professionale garantito dai docenti universitari e da Anpal Servizi è stato di alto livello, molto interessante anche l’incontro con Treu. È stato un ottimo esempio di costruzione positiva dei rapporti, soprattutto per la definizione dei premi legati al risultato. Iniziative simili – fa notare Bottelli – sono particolarmente importanti anche per le evoluzioni connesse a Industria 4.0, dove la partecipazione organizzativa è fondamentale”.
Per Serena Bontempelli, segretaria della Uil Milano e Lombardia, “è stata un’iniziativa molto attuale, per la forte spinta al decentramento della contrattazione su questi temi, e decisamente originale, perché ha messo insieme sindacati e associazioni datoriali in un contesto non vertenziale, ma formativo. Un cambiamento nelle relazioni industriali è indispensabile, bisogna aprire una stagione nuova di confronto per lavorare insieme su obiettivi comuni”.
“Ora la sfida è trasformare questa occasione di formazione in buone prassi sul territorio e valutarne gli effetti, credo che sarebbe importante ripetere l’esperienza anche in contesti diversi dalla Lombardia, più difficili, dove le imprese generano meno ricchezza da distribuire tra i lavoratori. La domanda che rimane aperta – aggiunge la sindacalista – è il ruolo che vorrà giocare la politica in questo processo di cambiamento”.
Anche Daniele Gazzoni, segretario della Cgil Lombardia, promuove l’iniziativa: “Sono stati interessanti sia il contenuto che le modalità, avremmo voluto anche più tempo, per non sacrificare l’approfondimento al dibattito. Vent’anni fa sarebbe stato impensabile, ma oggi le parti sociali possono ragionare insieme tranquillamente su temi come questi, partendo da interessi diversi, ma con risultati utili a tutti”.
“I partecipanti avevano già una buona preparazione su certi strumenti, ma credo che le nostre organizzazioni facciano fatica a far arrivare a tutti i loro terminali lo stesso livello di informazioni e questo fa perdere opportunità. Iniziative simili – dice ancora Gazzoni – andrebbero quindi replicate, una formazione a tappeto è necessaria e auspicabile”.
“Formula molto interessante, con relatori di qualità e un importante ruolo di collante svolto da Anpal”, è il giudizio di Mirko Dolzadelli, segretario della Cisl Lombardia. “Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci in una situazione formativa, “protetta”, che attenua i ruoli e favorisce il dialogo e la partecipazione, soprattutto per raggiungere obiettivi sui quali credo ci sia già una forte condivisione”.
“La partecipazione e l’innovazione organizzativa- sottolinea Dolzadelli – sono i temi del futuro, abbiamo tutti interesse ad approfondirli, condividendo percorsi e contenuti. Si può lavorare bene insieme. Questa formula sperimentale potrebbe essere messa a regime, spero ci sia la volontà di proseguire, anche per creare un clima di intesa positivo per il confronto in altri ambiti”.
Non ci si ferma qui. Antonella Marsala di Anpal Servizi conferma che le tre giornate di formazione congiunta sono un punto di partenza: “Si sono già prospettate le possibili evoluzioni di questa attività, a partire dalla individuazione di alcuni casi concreti dove sviluppare una contrattazione di secondo livello. Punteremo anche a un coinvolgimento sempre maggiore delle parti sociali nello sviluppo delle politiche attive del lavoro, un campo nel quale relazioni industriali di tipo partecipativo possono essere di supporto”.



























