È stato firmato venerdì 14 aprile il memorandum d’intesa sul reddito di inclusione dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, insieme all’Alleanza contro la povertà e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
La misura, che interessa circa due milioni di persone, tra cui 7-800 mila minori, è di carattere “strutturale – spiega Gentiloni -, che può crescere nei prossimi anni.”.
Per il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, “Le risorse sono ancora insufficienti a determinare che sia un processo universale, però intanto abbiamo messo la prima pietra”.
“Credo sia stato fatto un passo importante anche sul piano del merito – continua -. Dobbiamo riconoscere che l’Alleanza contro la povertà da anni sta proponendo una scelta sul tema dell’inclusione e non solo con il sussidio, una scelta di uscire davvero dalla trappola della povertà e di costruire processi di istruzione e lavoro che sono fondamentali per avere un progetto di vita e una possibilità positiva.”



























