Secondo quanto prevede l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia, in Italia l’andamento dell’attività economica “risulta positivo”, in un contesto di aumento della profittabilità delle imprese e di intensificazione dell’attività di investimento. L’orientamento positivo dei livelli di attività economica per i prossimi mesi “è confermato dall’indicatore anticipatore, che registra un’ ulteriore variazione positiva, sebbene di intensità più contenuta”.
I consumi delle famiglie sono “in moderato aumento”, sostenuti da una “riduzione consistente” della propensione al risparmio.
La ripresa dei prezzi si mantiene, secondo l’Istat, “circoscritta”. Migliora la fiducia dei consumatori e delle imprese e l’indicatore anticipatore segnala il proseguimento dell’attuale “ritmo di crescita dell’attività economica”.
Sul versante del lavoro, le prospettive per l’occupazione “rimangono positive”.
A marzo le aspettative degli imprenditori sulle tendenze dell’occupazione per i successivi tre mesi mostrano un complessivo miglioramento in tutti i settori ad eccezione delle costruzioni. Prosegue la fase di moderazione salariale. A febbraio gli incrementi delle retribuzioni contrattuali pro capite sono risultati limitati (+0,4% rispetto a febbraio 2016).
A febbraio – ha ricordato l’Istituto – il livello dell’occupazione si è mantenuto sui livelli del mese precedente, confermando la pausa del processo di crescita. L’andamento dell’occupazione è la sintesi tra la crescita dei dipendenti a carattere temporaneo (+0,9%), la diminuzione di quelli a tempo indeterminato (-0,1%) e la stazionarietà degli occupati indipendenti. Il tasso di disoccupazione si è contratto (tre decimi di punto), attestandosi all’11,5%.
La diminuzione del numero di persone in cerca di occupazione (-2,7%), sottostante la diminuzione del tasso di disoccupazione, si è associata ad una crescita degli inattivi (+0,4%).