Secondo i dati diffusi dalla società di ricerche Markit Economics, a marzo la crescita del settore manifatturiero nell’Eurozona ha continuato ad accelerare, toccando il livello più alto da quasi sei anni.
Il PMI manifatturiero si è attestato a quota 56,2 contro 55,4 nel mese di febbraio, sostenuto in particolare dalla “forte performance della Germania, dei Paesi Bassi e dell’Austria”, afferma il comunicato di Markit. Quando l’indice è maggiore di 50 punti, significa che l’attività è aumentata mentre è calata è inferiore a tale soglia.
“Il miglioramento è continuato nel settore manifatturiero dell’area euro alla fine del primo trimestre 2017; i produttori tuttavia affrontano crescenti difficoltà legate alla crescita dei ritardi nelel consegne e all’aumento dei costi a marzo “, ha osservato Chris Williamson, capo economista di Markit IHS.
“Tutti gli indicatori chiave di attività – sia di produzione, nuovi ordinativi, le vendite all’esportazione, lavori in corso e l’occupazione – hanno raggiunto il livello più alto da quasi sei anni”, ha aggiunto.
Per Howard Archer, economista di IHS, questa crescita “robusta” sostiene l’idea che “la crescita della zona euro nel primo trimestre 2017 possa superare la crescita dello 0,4% registrata sia nel terzo e sia nel quarto trimestre del 2016”.
Il PMI in Germania, la più grande economia della zona euro, ha raggiunto il massimo da 71 mesi (58,3), sostenuto da forti guadagni della produzione, nuovi ordini e occupazione. L’indice PMI ha registrato un massimo da quasi 6 anni (72 mesi) in Italia (55,7), mentre la crescita del settore manifatturiero sta accelerando in Francia (53,3, il livello più alto da 2 mesi).
Al contrario la crescita continua a rallentare, in Spagna (53,9, livello più basso da 5 mesi) e in l’Irlanda (53,6, più basso da 5 mesi), mentre la contrazione si rafforza in Grecia -come evidenziato dal calo dell’indice PMI al suo secondo livello più basso (46,7) da 1 anno e mezzo. (con fonte AFP)
La disoccupazione nell’area euro è scesa ai minimi da oltre 7 anni a questa parte a febbraio, grazie anche ai forti cali registrati in Spagna e Portogallo. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Eurostat.
Il tasso di senza lavoro è calato di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio attestandosi al 9,5% e tornando sui livelli di maggio 2009. Nel pieno della crisi, il picco della disoccupazione nell’Unione Europea aveva toccato il 12,1%.