Secondo le rilevazione del Centro studi di Confindustria, l’economia italiana “prosegue ad avanzare lentamente, in linea con le stime Csc, grazie alla domanda sia interna sia estera. Ma rimane tirato il freno del credito bancario e resta l`incognita dei tempi e dei modi delle elezioni generali”.
“Per la finanza pubblica – evidenzia il Csc – la trattativa con la Ue sulla legge di bilancio 2017 è cooperativa, con la reciproca consapevolezza che la priorità è la crescita sostenibile. Per questa occorre portare a compimento il processo di riforme.”
Le attese delle imprese per il trimestre in corso, seppure ancora in territorio positivo, confermano lo stallo dell’occupazione: saldo delle risposte a +2,9 dal +3,4 di fine 2016. La domanda interna italiana, secondo gli indicatori congiunturali è aumentata a fine 2016 e dovrebbe proseguire a crescere a inizio 2017. Salgono i consumi, dopo +0,1% in estate: l’Icc in volume è aumentato in novembre (+0,1% su ottobre) grazie agli acquisti di beni; +2,7% congiunturale le vendite di auto nel quarto trimestre (+5,3% in dicembre).
L’incremento di fiducia e attese dei consumatori anticipa maggiore spesa: indice a 111,1 in dicembre (+3 punti su novembre, poco variato nel trimestre); bene giudizi e attese sulla situazione economica personale e le valutazioni sulle opportunità attuali di acquisto di beni durevoli. Sono più ottimisti anche i produttori di beni di consumo.
Segnali favorevoli pure per gli investimenti (dopo +0,8% nel terzo trimestre). Secondo le imprese le condizioni per investire sono migliorate a fine anno: saldo dei giudizi a -0,4 in dicembre, da -0,8 in settembre; più positive anche le valutazioni sulle condizioni economiche generali nei mesi invernali (2,8 da 0,7).