Secondo la stima preliminare diffusa da Markit Economics, la ripresa economica di Eurolandia mantiene lo slancio anche sul finale d’anno. L’indice dei responsabili degli approvvigionamenti è rimasto ai massimi da 11 mesi a dicembre, a quota 53,9 punti. Il flusso di nuovi ordini, il livello occupazionale e le commesse inevase sono tutti aumentati a tassi simili a novembre, suggerendo che le aziende hanno continuato ad espandere le proprie capacità produttive in linea con la maggiore domanda, specialmente nel manifatturiero.
Sulle aziende del manifatturiero in particolare il Purchasing managers’ index (Pmi a 54,9 punti) è aumentato fino a toccare il record da aprile 2011, indicando il maggior aumento mensile della produzione da aprile 2014, afferma Markit. In questa indagine i 50 punti rappresentano la soglia limite tra crescita e calo dell’attività.
Anche l’attività d’acquisto ha indicato un incremento, visto che il settore manifatturiero ha reagito al rialzo della domanda. Ciò fa intendere che le aziende si aspettano che la produzione aumenti con l’arrivo del 2017.
I dati di dicembre poi mostrano che la crescita è ancora guidata dalla Germania, nonostante il tasso di espansione sia scivolato ai minimi in tre mesi. Nel frattempo, l’espansione francese è accelerata al valore più rapido in un anno e mezzo, segnando il secondo migliore risultato da metà 2011, anche se continua a restare indietro rispetto alla Germania.
Nel resto dell’eurozona la crescita è rallentata leggermente rispetto al record su nove mesi di novembre, visto l’incremento più lento del settore terziario.
Il capo economista di Markit, Chris Williamson,stima che i valori dell’indice Pmi equivalgano ad una crescita del Pil dello 0,4% nel quarto trimestre.