Questa mattina i lavoratori del settore tessile-abbigliamento delle imprese aderenti a Smi-Confindustria si sono riuniti in sciopero con otto ore di stop nazionale e dimostrazioni a livello territoriale contro la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto di settore, scaduto lo scorso 31 marzo 2016.
I segretari generali Emilio Miceli (Filctem Cgil), Angelo Colombini (Femca Cisl) e Paolo Pirani (Uiltec Uil) hanno preso parte al presidio della Lombardia davanti la sede di Smi-Confindustria di Milano.
“Le adesioni alla mobilitazione di oggi sono state all’80% – dichiara a Il diario del lavoro il segretario della Uiltec, Paolo Pirani -, una buona risposta tenendo conto che sono 20 anni che non si facevano scioperi nel settore. Purtroppo dobbiamo registrare un atteggiamento assolutamente fermo da parte degli industriali di Smi, che si sono arroccati su una posizione di perdita di autonomia suggerendo di adeguarsi al percorso intrapreso dai meccanici. In realtà i meccanici hanno fatto un lungo percorso – spiega Pirani -, mentre nel tessile il percorso deve ancora iniziare. Questo immobilismo oltranzista da parte dell’associazione imprenditoriale sta rovinando un sistema di relazioni sindacali che dura da molti anni e che scontenta le stesse imprese, come ad esempio nel caso di la Perla che, non riconoscendosi in queste posizioni, è uscita dal sistema Confindustria.”
Inoltre, Pirani sottolinea che il 30 ci sarà una riunione di tutte le categorie di Confindustria a livello nazionale, nel corso della quale verranno tracciate delle linee sui rinnovi contrattuali aperti. “C’è il rischio che una posizione di questo tipo irrigidisca i tavoli contrattuali e i rapporti con il sindacato. Per questo noi ci auguriamo che rimanga la linea che fin qui è stata tenuta e cioè che ogni tavolo negoziale abbia una propria autonomia. Questa è la stessa linea ci ha consentito di fare, per quanto riguarda la categoria che rappresento, già 8 contratti di lavoro per i diversi settori.”
Intanto la mobilitazione prosegue nelle altre province con un appuntamento fissato per il prossimo lunedì, 21 novembre.
“Se non ci saranno elementi di novità – conclude Pirani -, prevediamo di passare a un’iniziativa nazionale più ampia che collocheremo più avanti.”