Nella legge di Bilancio varata dal Governo “non c’è una impostazione che rovescia le cose”, ci sono invece “interventi sparsi” e “senza una riforma fiscale che dovrebbe affrontare due nodi: progressività e patrimonio”. Lo ha ribadito la leader della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo al comitato centrale della Fiom.
“Alla fine – ha proseguito – gira e rigira, sui profitti di impresa si pagherà meno di quello che pagherà un lavoratore dipendente sul proprio reddito”. Camusso ha ricordato che lunedì 7 novembre ci sarà un direttivo della Cgil per fare “valutazioni approfondite” sulla manovra, dove comunque “continua ad esserci un trend discendente di investimenti pubblici, mentre si legano quelli privati a incentivi da una parte, alla loro liberalizzazione dall’altra.
Su Equitalia, inoltre, Camusso ha dichiarato che “abbiamo sempre difeso e difendo i lavoratori, che non decidono nulla, che applicano solo le norme di legge. Se le norme non vanno bene, allora si cambino. Non è che si liquida Equitalia. Ma anche qui c’è una nuova sanatoria per le cartelle in essere. La possiamo raccontare come vogliamo, ma è un condono.
Basta vedere quali sono le cartelle sanate: contributi previdenziali e Inail, ritenute fiscali dei lavoratori non versate, Irpef più tassazione diretta. La logica è sempre quella: c’è un’operazione per cui chi paga regolarmente è beffato e chi evade viene condonato”.



























