Confagricoltura ha deciso di sospendere a tempo indeterminato i negoziati in corso ormai da dieci mesi per il rinnovo dei Contratti provinciali degli operai agricoli. Tali indicazioni vengono motivate con le problematiche che deriverebbero dall’applicazione della legge in materia di contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento, approvata in via definitiva lo scorso 18 ottobre.
“Fai-Flai-Uila – si legge in una nota stampa – respingono nella forma e nella sostanza le scelte di Confagricoltura. Legare il rinnovo dei CPL, le cui trattative durano da dieci mesi e sono in molti casi in fase avanzata alla promulgazione di una legge è un ricatto inaccettabile che non fa onore a una organizzazione che dichiara tutti i giorni di rappresentare esclusivamente imprese che applicano i contratti di lavoro e rispettano le leggi sociali.”
“Al contrario – continua la nota – Fai, Flai e Uila ritengono che sia ormai necessario andare al rapido rinnovo dei CPL che interessano oltre un milione di lavoratori e che sono scaduti da dieci mesi. La struttura contrattuale in vigore nel settore lega ai rinnovi dei CPL una parte degli incrementi salariali utili a garantire il potere d’acquisto delle retribuzioni; inoltre la maggior parte degli addetti sono lavoratori stagionali per i quali è difficile recuperare gli aumenti contrattuali che saranno definiti.”
“Pertanto le Segreterie Nazionali – conclude la nota – decidono di promuovere assemblee in tutte le aziende e nei maggiori comuni agricoli per informare lavoratrici e lavoratori della situazione dei negoziati e per dichiarare un primo pacchetto di otto ore di sciopero da effettuare dal 7 al 20 Novembre 2016 e affidato nella gestione alle Segreterie Regionali che decideranno di conseguenza le modalità di svolgimento.”