Fai, Flai e Uila, i sindacati dei lavoratori agricoli di Cgil, Cisl e Uil, respingono “nella forma e nella sostanza” le “scelte di Confagricoltura”: legare il rinnovo dei contratti di lavoro, “le cui trattative durano da dieci mesi e sono in molti casi in fase avanzata alla promulgazione di una legge è un ricatto inaccettabile che non fa onore a una organizzazione che dichiara tutti i giorni di rappresentare esclusivamente imprese che applicano i contratti di lavoro e rispettano le leggi sociali”.
Pertanto le segreterie nazionali hanno deciso di promuovere assemblee in tutte le aziende e nei maggiori comuni agricoli per informare i lavoratori della situazione dei negoziati e per dichiarare un primo pacchetto di otto ore di sciopero da effettuare dal 7 al 20 novembre e affidato nella gestione alle segreterie regionali che decideranno di conseguenza le modalità di svolgimento.