È previsto per domani 27 settembre, a Roma, l’attivo unitario che riunirà le quattro federazioni sindacali Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa per il varo delle piattaforme e l’apertura delle trattative sul rinnovo dei contratti pubblici.
“Il contratto – dichiarano Serena Sorrentino di Fp Cgil, Giovanni Faverin di Cisl Fp e Giovanni Torluccio di Uil Pa – è un diritto dei lavoratori che vogliono essere riconosciuti e valorizzati. Ma è soprattutto lo strumento per costruire la Pa che serve oggi al Paese. Per far partire una grande stagione di rinnovamento e riprogettazione dei servizi”.
Flessibilità, innovazione organizzativa, valorizzazione professionale, formazione, motivazione, coinvolgimento cognitivo dei lavoratori. Su questi temi, insieme ai salari, dovrà giocarsi la partita dei rinnovi contrattuali.
I segretari sono pronti a scommettere su strumenti nuovi, sperimentati in questi anni nei contesti più innovativi: dal lean government alla partecipazione diretta dei lavoratori.
“Dobbiamo ridisegnare enti e servizi sui principi della `produzione snella`, vale a dire semplificazione, eliminazione degli sprechi, riorganizzazione dei servizi. E poi sulle pratiche di miglioramento organizzativo dal basso, sul lavoro in team e sui gruppi di progetto, sulle sessioni informative e di proposta, sulla velocità e la condivisione delle web communities e dei social media, sulla partecipazione degli utenti alla progettazione dei servizi, sulla cooperazione professionale e la flessibilità operativa. Il motore della Pa, così come delle imprese che trainano la crescita, devono essere le persone”.
“Questa è la proposta che porteremo al governo. E lo faremo dopo aver coinvolto lavoratori e cittadini con un grande programma di iniziative. Sette anni di blocco hanno congelato stipendi già bassi e servizi obsoleti. Ora chiediamo al governo uno slancio vero: dobbiamo portare i servizi pubblici al livello delle eccellenze produttive del miglior privato. E questo – concludono i sindacati – si fa solo insieme ai lavoratori e ai cittadini.”