Per il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo e il segretario generale della Uilca Massimo Masi, ciò che accade al Monte dei Paschi di Siena “dimostra che, purtroppo, la politica continua a intromettersi nelle vicende bancarie. Tutto ciò – sottolineano i segretari in una nota congiunta – in aperto contrasto con quanto voluto e dichiarato dal Presidente del Consiglio”.
Per i sindacalisti, il processo di aggiustamento dei conti economici del MPS stava entrando in una fase decisiva con il previsto piano di aumento di capitale approvato dalla BCE. “Poi – psiegano Barbagallo e Masi – è arrivato un cambio di rotta con le dimissione dei vertici. Tutto ciò non aiuta a ricostruire quella fiducia finanziaria intorno a questa banca il cui rilancio deve passare per l’attuazione di un piano industriale che coinvolga i lavoratori”.
I segretari chiedono dunque alla politica di fare un passo indietro rispetto alle nomine e ad altre vicende bancarie “e, invece, di fare tre passi avanti nel sostegno del settore creditizio che renda conseguentemente possibile un maggior finanziamento del sistema produttivo sano, a vantaggio dell’occupazione e della crescita economica”.


























