Un lungo documento fitto di dati, analisi, tabelle. Lo ha elaborato la Fillea, categoria degli Edili della Cgil, dopo il terremoto del 24 agosto. L’obiettivo e’ di andare oltre la ricostruzione delle zone colpite, contribuendo al piano complessivo di messa in sicurezza del territorio nazionale che il governo ha battezzato ‘’Casa Italia’’. Il concetto chiave del documento e’ semplice:
per la Fillea e per la Cgil il territorio è una risorsa pubblica di interesse strategico, il territorio è un bene comune che deve essere tutelato, mantenuto e valorizzato. La tutela e la manutenzione del territorio, la messa in sicurezza antisismica degli edifici, l’efficientamento energetico degli stessi, a partire dagli edifici pubblici, la tutela del patrimonio artistico e culturale, sono le “grandi opere” di cui ha bisogno il nostro Paese.
La Fillea da anni si batte – assieme ad associazioni ambientaliste e amministratori – affinche’ nell’agenda politica ed economica del paese venga inserito il tema della prevenzione, unica strada per evitare il ripetersi periodico di tragedie come quella di Amatrice: “se una calamità è prevedibile solo fino ad un certo punto, sicuramente le conoscenze e le tecniche da anni ci permetterebbero di ridurre al minimo gli effetti di tali eventi, salvando vite umane, territori, lavoro ed imprese. Fare ciò che è giusto ed utile, per difendere vite umane, non solo è possibile, non solo sarebbe (ed è) più conveniente sotto tutti i punti di vista (in termini di finanza pubblica, di creazione di lavoro di qualità, di innovazione, ecc.) ma è doveroso”.
Nel documento si ricorda che la categoria, e la stessa Cgil nel suo complesso, e’ da sempre impegnata su questo tema, avanzando proposte concrete: a partire dal recente documento “Dall’emergenza alla prevenzione: per una vertenza nazionale sulla prevenzione sismica” del 2012, o il “Progetto nazionale per la prevenzione sismica” contenuto nel Piano del Lavoro Cgil del 2013, o il documento redatto con il contributo della Fillea Cgil, della Funzione Pubblica Cgil, della FLC Cgil del giugno 2015 o, infine, le proposte unitarie di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, consegnate il 10 Giugno 2016 al tavolo, aperto dal Ministero delle Infrastrutture, sulle politiche industriali per il settore delle costruzioni.
“Ora –prosegue il testo- il Governo Renzi sfida in positivo tutte le forze del Paese per avviare una nuova fase in materia di prevenzione, rafforzando proprio l’idea di una strategia di sistema a 360 gradi: a questa sfida, come sempre, la Fillea Cgil non si sottrae e con questo documento vuole dare un proprio, primo, contributo. Un contributo al Governo, alle Regioni, alle istituzioni locali, ma anche a tutte le forze sociali e politiche che su questo terreno vorranno confrontarsi. Da una tragedia (l’ennesima) potrebbe infatti partire una spinta nuova, per un modello di sviluppo che crei occupazione di qualità, che investa su ricerca ed innovazione, sostenibilità mettendo al centro la cura del territorio, cioè di noi stessi, delle nostre vite, delle nostre case, delle nostre città, delle nostre scuole e dei nostri ospedali, delle nostre imprese”. (leggi il documento integrale)