I sindacati di categoria Slp Cisl, Slc Cgil, Confasl, Failp Cisal, Uglcom della Lombardia proclamano l’astensione dal lavoro straordinario dal 10 giugno all’8 luglio per il settore finanziario e postale, con esclusione del giorno 16 (scadenza del pagamento Imu).
Prosegue, dunque, la vertenza contro le modalità di gestione, da parte di Poste Italiane, della riorganizzazione delle attività e per ribadire il “no” alla cessione alla Cassa Depositi e Prestiti del 35% delle azioni e alla volontà espressa di cedere ai privati il rimanente 30%.
Il responsabile Cisl Poste Lombardia, Giuseppe Marinaccio, afferma che “Nonostante le evidenti e numerose criticità che la riorganizzazione del recapito sta riscontrando su tutto il territorio nazionale, l’azienda sta procedendo senza tenerne alcun conto, non rispetta gli impegni contenuti negli accordi mentre gli investimenti e gli obbiettivi previsti dal Piano Industriale non sono realizzati.”
Quanto all’ulteriore privatizzazione di Poste Italiane, secondo il responsabile dei postali Cisl lombardi, “l’operazione rischia di essere fatta con troppa fretta, senza un adeguato dibattito fra le forze politiche, e soprattutto senza il coinvolgimento delle parti sociali, “tutte contrarie a questa operazione per gli alti rischi che l’intera manovra comporta.”