Torna la concertazione, o quasi. Stamattina, al ministero del Lavoro, governo e sindacati si sono incontrati per un paio d’ore seduti allo stesso tavolo: come ai vecchi tempi, o quasi. Il tema in agenda piuttosto ampio: pensioni, lavoro. Da un lato del tavolo sedeva il ministro del lavoro Giuliano Poletti, accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, capo della cabina di regia sull’economia di Palazzo Chigi; di fronte, i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo. I quali, al termine del confronto, non hanno potuto non notare un ”cambio di passo” non irrilevante nell’atteggiamento del governo, che dal ”faccio tutto io” e’ passato al ”parliamone, e se possibile decidiamo insieme”’.
Entrando nella sede del ministero, prima dell’incontro, Anna Maria Furlan aveva detto: “Speriamo che si avvii un buon confronto”. Barbagallo ha invece parlato di “prima tappa” di un confronto con l’esecutivo, che “speriamo parta con il piede giusto”. Camusso si è limitata a dire che il confronto partirà dalla “piattaforma unitaria” dei sindacati. Mentre il ministro Poletti sottolineava che il governo “intende esaminare le proposte in campo senza pregiudiziali”. I problemi del ministero e del governo sono legati ai vincoli di bilancio che restano i “paletti” all’interno del quale possono essere fatte alcune scelte. “Il punto di caduta – ha affermato Poletti – di conseguenza è la legge di stabilità.”
Cilma positivo che non e’ cambiato dopo l’incontro, anzi, si e’ accentuato: il ministro ha dichiarato che “Oggi abbiamo avviato una discussione per definire il campo di confronto e metodo e per stabilire come affrontare una discussione sulla previdenza e sulle tematiche del lavoro. Abbiamo svolto un incontro con Cgil, Cisl e Uil a partire dal fatto che ci avevano chiesto un confronto per discutere la piattaforma sulla previdenza che loro ci avevano presentato. Abbiamo convenuto di affrontare la discussione sulle tematiche della previdenza ma anche su quelle del lavoro. La riunione si è svolta in un clima molto positivo nel corso della quale ci si è confrontati sui temi da affrontare”.
Il ministro ha confermato che c’è stata “una disponibilità reciproca del governo e dei sindacati a riflettere e confrontarci con l’interesse di sviluppare un confronto e arrivare, dove possibile, a soluzioni condivise”. Il governo – ha però tenuto a sottolineare Poletti – “ha la responsabilità di prendere le decisioni. Saremmo più contenti di farlo dopo un confronto positivo altrimenti si prenderà la responsabilità di decidere”.
Nel corso dei colloqui – ha detto ancora Poletti – “abbiamo iniziato dalla piattaforma dei sindacati sulla previdenza affrontando però anche i problemi del lavoro, riguardanti in particolare il completamento delle azioni della riforma del mercato del lavoro e su cosa fare in situazione dove ci sono programmi di reindustrializzazione che vengono ritardati nel tempo e che quindi pongono un problema di gestione degli ammortizzatori sociali. In esso rientra quindi anche il tema della produttività e su cosa fare su questo versante. Su questo ci confrontiamo per capire il contesto e su cose che riguardano anche le parti sociali”.
Per quanto riguarda il costo del lavoro, Poletti ha confermato che “per noi il costo del lavoro stabile deve essere più basso di quello a termine”. Il confronto resta aperto – ha concluso il ministro – “e se ci saranno argomenti non in agenda li affronteremo comunque”.
IPer Susanna Camusso,”dal ministro Poletti è arrivata una affermazione importante: essendo un confronto aperto non ci faranno trovare decisioni unilaterali del governo. Cambia pertanto il quadro di riferimento, non è una novità di poco conto”. Dello stesso avviso il leader della Uil, Carmelo Barbagallo: “Dal punto di vista del metodo il confronto con il governo è iniziato con il piede giusto. Vedremo se anche nel merito sarà lo stesso”. Barbagallo ha ricordato che l’impegno del governo è non assumere decisioni unilaterali, ma a trovare soluzioni confrontandosi con i sindacati. “Il governo – ha aggiunto riferendosi in particolare al tema della contrattazione – si è impegnato a non farci trovare sorprese senza che noi lo sappiamo”.
Infine il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan ha dichiarato che il confronto con il governo sui temi della previdenza, lavoro e crescita “si apre bene”, in quanto c’è un “cambiamento significativo” rispetto agli ultimi due anni per affrontare una discussione su “temi importantissimi”. “Oggi è una giornata positiva – ha detto – che premia il lavoro di Cgil, Cisl e Uil fatto anche con qualche fatica. Spero che a questa giornata segua un cambio di passo tra governo e parti sociali, in particolare i sindacati. La giornata comincia bene, il lavoro spero prosegua altrettanto bene. Il merito lo vedremo al tavolo, c’è bisogno del confronto, dello scambio di opinioni, di ipotesi e approfondimenti con i rappresentanti di lavoratori e pensionati”.