Il valore dell’indice di propensione al viaggio degli Italiani registra nel mese di aprile un valore di 60 punti, in crescita rispetto agli ultimi mesi. Infatti, per la prima volta da novembre scorso, cresce la fiducia dei viaggiatori e si raggiunge il livello pre-attentati di Parigi.
Lo sostiene un’analisi di Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che ha elaborato l’indice di fiducia del viaggiatore italiano, risultato di un algoritmo che combina le risposte date ad una serie di domande sulle abitudini e sulle previsioni di viaggio.
Secondo lo studio, per la prima volta dopo gli attentati di Parigi, l’indice torna a crescere. Era infatti dall’ottobre del 2015 che il suo valore era stabile a 59 su 100. Ad aprile l’indice è tornato al valore registrato nel mese precedente l’inizio di Expo 2015.
Se guardiamo invece all’andamento degli ultimi 12 mesi, l’indice è ancora al di sotto dei valori massimi raggiunti tra giugno e settembre dello scorso anno, probabilmente per via dell’effetto stagionalità ma forse anche per gli influssi negativi della tragica serie degli attentati verificatisi in alcune capitali europee.
Resta alta invece la paura che l’Italia possa essere un possibile obiettivo di nuovi attacchi terroristici di matrice islamica, ma più importante per gli italiani è che l’economia italiana possa ritornare a correre. Nel mese di aprile la quota di persone propense a viaggiare nel breve periodo risulta del 6 per cento superiore a quella registrata nel mese di marzo.
Rimane elevata anche la preoccupazione per la situazione socio-economica del nostro paese dato che il saldo tra ottimisti e pessimisti è negativo per 23 punti percentuali. Probabilmente le incertezze anche sul sistema bancario – afferma lo studio – possono avere influenzato negativamente questa percezione.
Secondo l’analisi di Confturismo-Confcommercio con Istituto Piepoli, l’Italia ha un grande potenziale turistico, ma spesso le Amministrazioni locali non riescono a sfruttarlo. Per lo sviluppo del turismo nel nostro Paese la quasi totalità degli intervistati ritiene fondamentale il miglioramento del servizio di trasporto pubblico all’interno delle città e dei luoghi di destinazione. Una gestione non all’altezza del trasporto pubblico pregiudica dunque lo sviluppo turistico.
In questo clima, caratterizzato da livelli di incertezza ancora sopra la media, si riduce la durata media dei viaggi previsti per il prossimo trimestre. Il numero medio di notti per viaggio diminuisce infatti rispetto ad aprile del 2015 del 7 per cento, arrivando a 3,9 notti.
Rimane molto elevata la voglia di Italia: oltre otto Italiani su dieci preferiscono le destinazioni domestiche come meta per i loro viaggi nei prossimi tre mesi.
A livello di scelta, in Italia la meta preferita è la Toscana – per effetto della forte attrazione del turismo culturale e balneare – seguita da Emilia-Romagna e Sicilia, due Regioni che risentono positivamente dell’arrivo della bella stagione.
La Spagna mantiene la posizione di leadership a livello europeo davanti alla Francia e al Regno Unito. Gli Stati Uniti rimangono in cima alle preferenze per le mete a livello extra-europeo, seguiti dalla new entry Marocco.



























