Il demansionamento, previsto dal Jobs act, è un istituto che colpisce soprattutto le donne in stato di gravidanza e che, di fatto, ha sostituito la pratica delle dimissioni in bianco. A lanciare l’allarme è il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, secondo cui il presidente del consiglio, Matteo Renzi, “deve essere meridionale: come fa lui il cantastorie non lo fa nemmeno un siciliano”.
A margine dell’assemblea nazionale delle donne della Uil, Barbagallo ha detto che “grazie al Jobs act le donne incinte rischiano il demansionamento”. La confederazione non ha ancora dei dati aggregati, ma sta già seguendo le vertenze di alcune donne in stato di gravidanza che sono state demansionate.
“Dietro il demansionamento si può nascondere una discriminazione – ha aggiunto – ecco perché non abbiamo gioito quando fu cancellata la pratica delle dimissioni in bianco. Col demansionamento si può rendere legale una cosa che invece è discriminatoria”. Barbagallo ha inoltre ricordato che esiste ancora una differenza salariale tra uomini e donne che crea “condizioni di diseguaglianza”.