È stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dei cantieri per l’anello ferroviario di Palermo e per la metropolitana di Catania. Lo rendono noto le segretarie regionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, che ieri si sono riunite, insieme alle strutture sindacali di Enna e di Messina, per valutare lo stato delle opere pubbliche in questi territori. A seguito del sequestro giudiziario da parte del tribunale di Catania dei cantieri, venerdì scorso, al Mise, i sindacati si erano incontrati con governo e azienda per concordare un piano di salvataggio per il colosso catanese.
“Le note vicende della Tecnis e il definanziamento della Nord- Sud nel bilancio regionale – dichiarano Francesco De Martino, segretario generale Feneal Uil Sicilia, Santino Barbera, segretario generale Filca Cisl Sicilia e Franco Tarantino, segretario generale Fillea Cgil Sicilia – ci fanno sperare ben poco sul completamento di questa importante infrastruttura. C’è il rischio concreto che diventi l’ennesima opera incompiuta della Sicilia, che già detiene questo triste primato a livello nazionale”.
I sindacalisti hanno quindi chiesto un incontro urgente al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e il coinvolgimento di tutte le istituzioni locali e dei deputati regionali e nazionali, per evitare che si fermino i lavori della Nord – Sud. “Attiveremo anche le segreterie nazionali delle nostre sigle sindacali – concludono De Martino, Barbera e Tarantino – per salvaguardare i livelli occupazionali e per completare quest’opera fondamentale per la viabilità siciliana”.




























