Le code sulle strade che portano a Parigi sperano i 325 chilimetri. Questo è per il momento, il bilancio dei disagi provocati dallo sciopero dei lavoratori della Sncf e della Rapt che si sono mobilitati per difendere il loro salario e le condizioni di lavoro.
Ma sono anche le scuole a prendere parola contro la cosiddetta riforma El Khomri (riforma del mercato del lavoro), dal nome dell’attuale ministra del Lavoro, che riduce il pagamento degli straordinari, amplia il ventaglio delle condizioni per i licenziamenti economici e pone un tetto alle indennità per i licenziamenti.
Gli scioperi e le manifestazioni di oggi contro “la distruzione del codice del lavoro” sono considerate come un “aperitivo” della grande mobilitazione del 31 marzo, dietro appello di sette sindacati.