“Idranti su 200 famiglie che questa mattina hanno deciso di riprendersi il proprio diritto alla casa”. Così su Facebook “Action Diritti in Movimento”, l’associazione di attivisti del movimento per casa che stamattina, con 200 famiglie sgomberate la scorsa settimana da villa Lauricella hanno occupato uno stabile vuoto in via Ostiense.
Sul posto diversi agenti della polizia per impedire l’occupazione dello stabile. Si sono registrati forti momenti di tensione con lanci di oggetti nei confronti delle forze dell’ordine e i manifestanti hanno improvvisato delle barricate con cassonetti della spazzatura.
Action Diritti nella nota in cui annuncia l’occupazione spiega che “nella capitale d`Italia commissariata dal governo Renzi, dove i diritti vengono spazzati via e i cittadini vivono il dramma abitativo nella più completa solitudine”.
“In questi ultimi 13 anni, i movimenti di lotta per il diritto all’abitare, sono stati gli unici a costruire risposte e ad ottenere delibere prima e fondi per un piano concreto per il diritto all’Abitare poi. In un contesto di grave emergenza abitativa – ricorda il movimento – che tocca oltre 50.000 famiglie, grazie alla determinazione di centinaia di persone che si sono organizzate resistendo agli sfratti, occupando e manifestando, dopo anni di completa assenza della politica, la regione ha stanziato i primi 200 milioni di euro per l’attuazione di un piano per l’emergenza abitativa, soldi però fermi da oltre due anni. Due anni nei quali il Comune di Roma non ha fatto niente, disattendendo scientemente ogni utile azione per attuare il piano, che prevederebbe l’assegnazione di case alle famiglie in emergenza”.
“A questo quadro di inquietante attesa, si aggiunge anche l’incapacità dei nostri amministratori di erogare fondi stanziati dal governo per la morosità incolpevole e per il contributo all’affitto, per oltre 200 famiglie sotto sfratto, mentre si chiudono le uniche strutture dove dimorano oltre 1.500 famiglie in attesa di casa popolare”, aggiunge Action.
Secondo il movimento di lotta per la casa lo sgombero dei giorni scorsi, e quelli annunciati, “dimostrano la volontà di Comune di Roma e Prefettura di fare carta straccia della delibera regionale e soprattutto che, nonostante tutto, l`unica soluzione per l`emergenza abitativa che affligge questa città continua ad essere l`occupazione di immobili vuoti. A questo punto parte la fase 3.0, si ri-prende a lottare ed a occupare, si ri-comincia a ri-organizzare la rabbia delle ingiustizie e la solidarietà del conflitto, affinché le leggi approvate e i soldi stanziati, trovino un percorso di concreta applicazione per dare le case, oggi sfitte e senza gente, alla gente che oggi si trova senza casa”.