Il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, annuncia che la Uilca ha deciso di indire, da lunedì 25 a venerdì 29 gennaio, la settimana dell’etica nelle politiche commerciali, inviando ai propri iscritti un manifesto intitolato “La Uilca per una banca etica e sostenibile” (in allegato).
“Questo perché la Uilca – aggiunge Masi – oltre alla sua consueta attività, è consapevole che serva sviluppare anche un’azione concreta su temi specifici che emergono nel sistema, tra i quali in questo momento appare di maggiore evidenza quello relativo all’etica nella vendita dei prodotti commerciali, legato indissolubilmente alle improprie pressioni che si registrano in pressoché tutte le banche e a sistemi premianti fuori controllo, esasperati e spesso causa di incentivazione a promuovere la collocazione di prodotti speculativi e pericolosi”.
“Da anni sosteniamo questi concetti – continua Masi – e solo con grande fatica abbiamo ottenuto, nel rinnovo del Contratto Nazionale, un riferimento alle politiche commerciali. Ma per la Uilca questo è stato solo il primo passo su cui fare maturare una coscienza collettiva e avviare un progetto comune, perché il tema delle politiche commerciali divenga centrale nella vita quotidiana dei lavoratori e delle banche, considerando il loro ruolo nel contesto socio economico del Paese”.
“La formazione finanziaria deve diventare un progetto comune delle parti sociali – sottolinea Masi -, con la Uil in prima fila quale sindacato dei cittadini, su cui investire con risorse che invece Abi e le banche vogliono restringere, con scelte di breve respiro, che producono benefici di valore limitato, ma conseguenze negative molto più durature e strutturate. In questo scenario è inammissibile che top manager e consiglieri di amministrazione responsabili di dissesti societari, operazioni improprie e pressioni indebite sui dipendenti, continuino a percepire laute prebende e siano immuni dai problemi causati”.
“La Uilca comunque è sempre al fianco di ogni lavoratrice e ogni lavoratore che rappresenta – conclude Masi -, per sostenerli di fronte a pressioni indebite e informarli su responsabilità e rischi, anche in termini di sanzioni disciplinari, relativi a determinate operazioni, che devono comunque sempre essere compiute seguendo le regole aziendali e deontologiche”.



























