L’ufficio della presidenza della Camera dei deputati ha deciso il 9 dicembre scorso di tagliare le indennità di funzione per questo motivo i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione.
In particolare, in una lettera inviata anche alla presidenza di Montecitorio, i dipendenti lamentano “l’assenza di una qualsivoglia contrattazione” oltre alla “mancata predisposizione del relativo calendario di trattative” cose che, sostengono, “costituiscono palesi violazioni” del regolamento dei servizi.
“L’Ufficio di presidenza – aggiungono – non può imporre in maniera unilaterale la propria volontà, per di più, come nel caso di specie, su argomenti trattati al di fuori della contrattazione periodica”.
“In linea generale – osservano – perché possano sussistere delle minime relazioni sindacali, è fondamentale che gli impegni assunti in sede di contrattazione siano ovviamente impegnativi per tutte le parti che partecipano ai tavoli sindacali.”