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Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

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Home - Camera - Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

16 Dicembre 2015
in Camera

ALLEGATO 1
5-07074 Baruffi: Lavoratori pubblici distaccati presso l’INPS.
TESTO DELLA RISPOSTA
150. L’Onorevole Baruffi chiede quali iniziative intenda assumere il Governo al fine di assicurare la prosecuzione del distacco di numerosi lavoratori presso l’INPS, prevedendo eventualmente la loro stabilizzazione, tramite procedure di mobilità per cessione del contratto, in analogia a quanto previsto per il personale delle province, ovvero, in subordine, un’ulteriore proroga dei distacchi per l’anno 2016, come già avvenuto con l’articolo 1, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n.190, vige come regola generale il divieto di effettuare assunzioni a tempo indeterminato, fino al completamento della mobilità del personale provinciale soprannumerario. Infatti, la prioritaria esigenza di ricollocazione di tali lavoratori ha inevitabilmente inciso sull’ordinario svolgimento dei procedimenti di mobilità. Come è noto, il riassetto organizzativo degli enti di area vasta e le conseguenti procedure di mobilità del relativo personale hanno costituito una delle priorità del Governo in quest’ultimo periodo. Pertanto, anche per l’INPS, come per tutte le altre amministrazioni soggette alle disposizioni recate dall’articolo 1, comma 425, della legge 23 dicembre 2014, n.   
Ovviamente, il Governo non può trascurare la questione della stabilizzazione dei comandati che, non solo non può farsi rientrare a pieno titolo tra le nuove assunzioni, ma presenta profili di specificità derivanti dall’esistenza di più normative speciali in materia.   
24, nelle more dell’accorpamento delle cinque ATERP calabresi. In questo ambito, EINES ha di recente rappresentato al Dipartimento della funzione pubblica la problematica della mobilità con riferimento al personale in servizio in posizione di comando dipendente da amministrazioni sottoposte a leggi speciali (Associazione italiana della Croce rossa, ENIT, scuola), e al personale dell’ATERP di Cosenza, commissariato dalla legge regionale 16 maggio 2013, n.   
107, ha previsto per il personale del comparto scuola, in posizione di comando, distacco o fuori ruolo, la possibilità di transitare nei ruoli dell’amministrazione ove si presta servizio. 83) è stato riconosciuta al personale dell’ENIT, trasformato in ente pubblico economico, la possibilità di trasferimento al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo o ad altra pubblica amministrazione. Infine, la legge 13 luglio 2015, n. 192) ha esteso all’Associazione italiana della Croce rossa l’applicazione del citato comma 425 sulla mobilità del personale provinciale. Sempre con legislazione speciale (decreto-legge 31 maggio 2014, n. Al riguardo, si ricorda che la normativa vigente (decreto-legge 31 dicembre 2014, n.   
In conclusione, dal contesto normativo si evince che il legislatore ha stabilito lo svolgimento di procedure di mobilità per situazioni e fattispecie diverse, senza tuttavia indicare una chiara priorità temporale e senza dettare neppure limitazioni al contemporaneo svolgimento delle stesse.  
Per tali ragioni, ferma l’esigenza di non ostacolare i percorsi di mobilità che il Governo sta portando a termine con riferimento al personale degli enti di area vasta, sarà cura dell’Istituto valutare come programmare appositi percorsi assicurando un utilizzo razionale e un’equa distribuzione delle risorse finanziarie a disposizione.  

ALLEGATO 2
5-05252 Cominardi: Controlli sul rispetto della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nonché in materia di orario di lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA
L’onorevole Cominardi – con il presente atto parlamentare – richiama l’attenzione sull’attività di vigilanza e di controllo svolta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall’INAIL nei confronti delle imprese di maggiori dimensioni, con particolare riferimento allo stabilimento di FCA Italy spa di Pomigliano d’Arco (Napoli).   
Al riguardo, con riferimento al primo quesito formulato dall’interrogante, faccio presente che il signor Luigi Noto lavorava, a decorrere dal 1991, con la qualifica di operaio, alle dipendenze della Fiat Auto, successivamente divenuta FCA Italy spa.   
Nell’ultimo periodo, il signor Noto era stato assegnato al reparto Stampaggio dello stabilimento dove svolgeva le mansioni di manutentore, osservando la seguente turnazione: 2 giorni dalle ore 6 alle 14; 2 giorni dalle ore 14 alle 22; 2 giorni dalle ore 22 all  e 6; e 2 giorni di riposo. Occorre, inoltre, precisare che il lavoratore non lavorava tutti i giorni previsti della settimana in conseguenza dell’applicazione di un contratto aziendale di solidarietà. 
Lo scorso 22 marzo il signor Noto aveva effettuato il turno notturno con inizio della prestazione lavorativa intorno alle ore 24 (e non alle ore 22, come riportato dagli organi di stampa, in quanto il lavoratore aveva usufruito di due ore di permesso); intorno alle ore 5 del mattino l’operaio accusava un malore.   
I colleghi presenti in reparto hanno chiesto, pertanto, l’intervento dei sanitari in servizio presso l’infermeria aziendale i quali, servendosi dell’ambulanza aziendale, hanno trasportato il lavoratore presso la clinica Villa dei Fiori di Acerra, dove i medici hanno accertato il decesso del lavoratore.   
66 del 2003. A seguito di tale evento, gli ispettori della Direzione territoriale del lavoro di Napoli del Ministero che rappresento hanno provveduto ad effettuare gli accertamenti di competenza presso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco all’esito dei quali è emerso il rispetto della normativa in materia di orario di lavoro di cui al decreto legislativo n.   
Per quanto concerne, invece, l’osservanza della disciplina in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, all’esito degli accertamenti da parte della Azienda sanitaria locale (ASL) di Napoli, è emerso che tutte le procedure previste sono state rispettate e che il lavoratore, assistito da personale altamente qualificato, ha potuto raggiungere il più vicino presidio ospedaliero nel più breve tempo possibile. Gli accertamenti hanno altresì evidenziato la presenza, all’interno dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, di una organizzazione sanitaria superiore agli   standardprevisti dalla normativa vigente. 
L’INAIL ha, invece, reso noto di non aver effettuato, nel caso in esame, gli accertamenti ispettivi di competenza, finalizzati al contrasto dell’evasione e dell’elusione dei premi assicurativi, in quanto lo stabilimento di Pomigliano d’Arco non è risultato ricompreso in nessuna delle liste di evidenza delle imprese da sottoporre a controllo generate, nell’ultimo quinquennio, sulla base di un sistema di intelligence.
Tale sistema – basato sull’uso di strumenti tecnologici sempre più innovativi, nonché sull’incrocio delle informazioni presenti in diverse banche dati – consente infatti di indirizzare l’attività di vigilanza verso quei soggetti che presentano indicatori di rischio di evasione o elusione contributiva, nonché di impiego di manodopera in nero.   
L’Istituto ha, infine, precisato che l’infortunio occorso al signor Noto è stato chiuso negativamente, con provvedimento dello scorso 29 luglio, in quanto tale evento non è stato considerato infortunio sul lavoro a causa della mancanza del nesso di causalità con l’attività svolta dall’operaio.   
81 del 2008). 81 del 2008 – l’attività di vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta principalmente dalla azienda sanitaria locale competente per territorio, mentre solo per alcuni settori – essenzialmente l’edilizia – la vigilanza può essere esercitata «anche» dal personale ispettivo del Ministero che rappresento (articolo 13, comma 2, del decreto legislativo n. Ciò posto, con riferimento al secondo quesito, è opportuno precisare in via preliminare che – ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo n.   
In questo specifico caso, la vigilanza nei confronti di aziende di grandi dimensioni comporta accertamenti che risultano particolarmente complessi in quanto coinvolgono necessariamente diversi soggetti (imprese committenti, appaltatrici e subappaltatrici).   
81 del 2008 – un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale non solo in presenza di una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20 per cento del personale presente al momento dell’accesso ispettivo ma anche in relazione a gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza Tale provvedimento costituisce, pertanto, un efficace strumento, oltre che di contrasto del lavoro sommerso, anche di tutela prevenzionistica del lavoratore. Occorre, inoltre, ricordare che i funzionari ispettivi del Ministero che rappresento possono adottare – ai sensi dell’articolo 14 del citato decreto legislativo n.   
81, ha evidenziato, nel periodo da gennaio ad ottobre del corrente anno, l’adozione di un numero di provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali pari a 6.210 con una prevalenza nel settore delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, del commercio all’ingrosso e al dettaglio e nel settore delle costruzioni. Al riguardo, segnalo che il recente monitoraggio, effettuato dai servizi ispettivi del Ministero che rappresento, sull’applicazione dell’articolo 14 del decreto legislativo del 9 aprile 2008, n.   
Infine, ai servizi ispettivi del Ministero che rappresento è demandata la vigilanza sull’osservanza della legislazione in materia di orario di lavoro. Tale attività si svolge, differenziandosi in relazione ai diversi ambiti regionali, prevalentemente nel settore della grande distribuzione, dell’industria, dell’autotrasporto, del terziario e in quello manifatturiero.   
Gli illeciti in materia di orario di lavoro contestati dal personale ispettivo del Ministero che rappresento, nel corso dell’anno 2014, risultano pari a 7.286, con una maggiore incidenza nei settori del terziario e dell’industria.   
149, evidenzia la continua attenzione posta dal Ministero che rappresento alla materia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro intesa, nei suoi molteplici profili, a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità connessi all’esercizio di attività imprenditoriali. Infine mi preme sottolineare che la recente istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, ai sensi del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.  

ALLEGATO 3
5-07069 Labriola: Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori impiegati presso lo stabilimento ILVA di Taranto.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento all’atto parlamentare degli onorevoli Labriola ed altri – inerente la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori impiegati presso lo stabilimento ILVA di Taranto, con particolare riferimento agli infortuni occorsi – al signor Cosimo Martucci e al signor Alessandro Morricella, passo ad illustrare gli elementi informativi forniti dall’INAIL.   
L’infortunio occorso il 17 novembre 2015 a Cosimo Martucci, dipendente della ditta Montaggio Impianti Industriali Pitrelli Francesco s.r.l., di Taranto, si è verificato all’interno dello stabilimento ILVA spa di Taranto, e più precisamente nel reparto «AGGLOMERATO 2 LINEA D».   
In particolare, per quanto concerne la dinamica dell’infortunio, mentre alcuni operai insieme al Cosimo Martucci, stavano effettuando lo scarico di condotte metalliche dal pianale del semirimorchio, con l’ausilio dell’autogru, una di questa si ribaltava e colpiva mortalmente il signor Cosimo Martucci.   
A seguito dell’infortunio mortale, sono stati effettuati accertamenti ispettivi da parte del Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (SPESAL), della Direzione territoriale del lavoro e dei Vigili del Fuoco, che in data 18 novembre 2015 hanno trasmesso una prima informativa di reato alla Procura di Taranto.   
1124 del 1965, ha costituito in data 1 L’Inail, ai sensi dell’articolo 85 del decreto del Presidente della Repubblica n. ° dicembre 2015 una rendita a favore dei superstiti (moglie e figlio minore), ha liquidato l’assegno funerario e attivato la probabile azione di regresso nei confronti del datore di lavoro. 
Tale evento fa seguito a quello occorso ad Alessandro Morricella, dipendente dell’ILVA di Taranto, ove prestava la propria attività lavorativa con la qualifica di operaio e mansioni di fonditore, deceduto in data 12 giugno 2015.   
In relazione a tale evento si precisa che il giorno 8 giugno 2015, alle ore 18,40, il lavoratore, mentre era intento a rilevare la temperatura della ghisa nel reparto denominato «AFO 2», è stato investito da un improvviso getto di ghisa allo stato fuso (temperatura circa 1500  o C). 
Sul luogo dell’evento sono prontamente intervenuti i soccorsi aziendali e l’infortunato è stato trasportato all’ospedale S. Annunziata di Taranto, dove i sanitari hanno diagnosticato «gravi ed estese ustioni di 2  o e 3o sul 90 per cento della superficie corporea»; da qui è stato subito trasferito d’urgenza al Policlinico di Bari, ove è deceduto in data 12 giugno 2015. 
1124 del 1965 e successive modificazioni, ha provveduto alla costituzione della rendita ai superstiti in favore della moglie e dei due figli minori, a pagare l’assegno funerario esperendo, altresì, l’azione di regresso nei confronti del datore di lavoro. L’Inail, ai sensi dell’articolo 85 del decreto del Presidente della Repubblica n.   
In relazione a quest’ultimo infortunio mortale sono intervenute la Direzione territoriale del lavoro e lo SPESAL di Taranto. La Procura di Taranto ha pertanto aperto un fascicolo.  

92 del 2015 ha affidato all’Istituto, unitamente alla ASL e ai Vigili del fuoco, nell’ambito delle competenze istituzionalmente attribuite, un’attività di monitoraggio delle aree di produzione di stabilimenti d’interesse strategico nazionale, oggetto di sequestro per reati inerenti alla sicurezza dei lavoratori (nello specifico caso il citato Altoforno 2 dell’ILVA), anche mediante lo svolgimento di ispezioni dirette a verificare l’attuazione del piano – che deve essere predisposto dall’azienda – recante misure e attività aggiuntive, anche di tipo provvisorio, per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, riferite all’impianto oggetto del provvedimento di sequestro. Come è noto, non rientra tra le competenze dell’Inail la vigilanza generale sull’osservanza della normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Tuttavia l’articolo 3, comma 4, del decreto-legge n.   
Alla luce di tale disposizione normativa la Direzione regionale INAIL competente per territorio ha affiancato la ASL di Taranto e il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco, nel monitoraggio in questione.   
In particolare, l’INAIL ha presenziato, con la propria Unità operativa di Certificazione verifica e ricerca di Taranto, alle riunioni congiunte indette dall’ILVA S.p.A. propedeutiche alla predisposizione del citato Piano che, una volta ultimato, è stato trasmesso, oltre che all’INAIL, alla ASL di Taranto, al Comando Provinciale dei Vigili del fuoco, e alla Procura della Repubblica, nel rispetto della normativa predetta.   
Successivamente il 14 settembre 2015, l’INAIL, unitamente ai due enti interessati, ha effettuato presso l’AFO 2 dello stabilimento un sopralluogo finalizzato a constatare lo stato di attuazione degli interventi previsti nel piano.   
Ad oggi, sono in corso le attività di coordinamento finalizzate all’ulteriore sopralluogo, presso l’AFO 2, delle istituzioni (INAIL, ASL di Taranto e Comando Provinciale dei Vigili del fuoco) competenti alla verifica del completamento degli interventi previsti dal piano sopra citato.   
Per quanto concerne le iniziative adottate per salvaguardare la salute degli operai dello stabilimento ILVA rappresento le attività conseguite alla stipula, in data 11 novembre 2013, del «Protocollo operativo sugli interventi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro dell’area industriale di Taranto». Tale protocollo opera secondo, due direttrici: l’analisi degli infortuni e dei quasi infortuni e la formazione dei lavoratori sia dell’ILVA che dell’indotto. In questa ottica il protocollo si articola in una azione di responsabilizzazione di tutti gli attori interessati (pubblici e privati) coinvolti nelle problematiche di salute e sicurezza sul lavoro nell’obiettivo di ridurre ed eliminare gli infortuni.   
Dal punto di vista operativo, successivamente alla sottoscrizione dell’accordo, le parti, coordinate dal Prefetto di Taranto pro-tempore dott. Guidato, hanno condiviso la necessità di agire tempestivamente, tanto che il 29 novembre 2013, è stata convocata presso la Prefettura di Taranto la riunione per l’insediamento del Gruppo integrato di valutazione ed intervento (G.I.V.I.), al fine di garantire il temp  estivo avvio dei prioritari interventi per le azioni previste dallo stesso Protocollo. 
Successivamente all’insediamento del G.I.V.I., è stato redatto un documento tecnico-operativo, con un piano di attività – in parte realizzate – articolato in quattro livelli di azioni, relative a:   
   a) formazione in materia di: apparecchi di sollevamento di materiali e persone; Direttiva Macchine 2006/42/CE; attrezzature e impianti a pressione; rischio cancerogeno chimico, rischio chimico, rischio amianto e rischio ambienti confinati; 
   b) monitoraggio e controllo sulle lavorazioni e sulle attività; 
   c) monitoraggio «mancati infortuni» e «quasi incidenti»; 
   d) monitoraggio sull’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.).

In particolare, si evidenzia che in relazione alla formazione in materia di apparecchi di sollevamento di materiali e persone, l’Inail ha posto in essere, ad oggi, l’attività formativa di sua competenza nei confronti dei responsabili dei servizi di protezione e prevenzione, degli addetti ai servizi di prevenzione e di protezione, dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori, per un totale di 651 lavoratori ILVA e delle ditte appartenenti all’indotto. 
Per quanto concerne il numero complessivo degli eventi infortunistici verificatisi nello stabilimento ILVA di Taranto nell’ultimo quadriennio, illustro i dati riguardanti tutti gli infortuni riconosciuti nel periodo 2012-2015 (ad oggi), compresi quelli di lieve entità che non hanno dato luogo a postumi invalidanti permanenti:   
Anno 2012: 636, di cui 599 senza postumi permanenti;     
anno 2013: 522, di cui 499 senza postumi permanenti;     
anno 2014: 473, di cui 443 senza postumi permanenti;     
anno 2015: 314, di cui 304 senza postumi permanenti;     
preciso che tale ultimo dato dell’anno 2015 è da ritenersi parziale, in quanto non tiene conto delle pratiche ancora in corso di definizione (circa 70);    
agli infortuni sopra citati vanno, infine, aggiunti altri 75 eventi, per l’intero quadriennio, con prognosi sino a tre giorni (cosiddetti infortuni in «franchigia»).   

Da ultimo, nel rappresentare la massima e costante attenzione del Governo al tema della sicurezza sul lavoro e alla situazione segnalata dagli Onorevoli interroganti, posso affermare che dall’analisi dei dati sopra esposti emerge un costante   trend decrescente dell’andamento infortunistico complessivo nello stabilimento di Taranto, seppur di entità, nel complesso, ancora rilevante nei valori assoluti.

ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 16 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 14.10.
Proposta di nomina di Maurizio Ferruccio Del Conte a Presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – ANPAL.
59). (Nomina n.
(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame della proposta di nomina, rinviato nella seduta del 15 dicembre 2015.  

Cesare DAMIANO, presidente, ricordo che, come convenuto nella riunione dell’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi del 10 dicembre scorso, nella seduta di oggi la Commissione procederà alla votazione della proposta di parere sulla nomina. Ricorda altresì che nella seduta di ieri la relatrice ha formulato una proposta di parere favorevole sulla nomina. 
Non essendovi richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìce la votazione sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, segnalando che risultano in missione per l’odierna seduta pomeridiana i deputati Baldelli e Dellai.  

La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole della relatrice.  

Cesare DAMIANO, presidente, comunica il risultato della votazione: 

31 Presenti     
24 Votanti     
13 Maggioranza     
7 Astenuti     
Hanno votato     sì     17  

Hanno votato     no     7  

(La Commissione approva).

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Albanella, Baruffi, Boccuzzi, Bosco, Casellato, Cuomo, Damiano, Di Salvo, Giacobbe, Gnecchi, Gribaudo, Incerti, Labriola, Patrizia Maestri, Martelli, Miccoli, Mottola, Paris, Giorgio Piccolo, Polverini, Rostellato, Rotta, Tinagli e Zappulla.  
Si sono astenuti i deputati: Chimienti, Ciprini, Cominardi, Placido, Rizzetto, Simonetti e Tripiedi.  

Cesare DAMIANO, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della sua trasmissione al Governo.
La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI
Mercoledì 16 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Luigi Bobba.
La seduta comincia alle 14.40.
7-00590 Ciprini, 7-00631 Gribaudo, 7-00634 Prataviera e 7-00641 Rizzetto: Iniziative concernenti i prestatori di lavoro autonomo e professionale.
 
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni 8-00160 e 8-00161).
La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata, da ultimo, nella seduta del 15 dicembre 2015.  

Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, nella seduta del 3 dicembre scorso, la deputata Ciprini ha presentato una sua proposta di testo unificato delle risoluzioni e che la deputata Gribaudo nella seduta di ieri ha presentato una propria proposta di testo unificato. 
7-00641 ed è stato sottoscritto dalla deputata Polverini. 7-00634 e Rizzetto n. Sulla base di quanto comunicato alla presidenza, il testo unificato delle risoluzioni proposto dall’onorevole Gribaudo, che è stato riformulato a seguito dell’interlocuzione avvenuta con il Governo, è condiviso dai firmatari delle risoluzioni Prataviera n. 7-00590. La proposta di testo unificato presentata dalla deputata Ciprini deve quindi intendersi come nuova formulazione della risoluzione Ciprini n.  

Il sottosegretario Luigi BOBBA7-00590, condiziona, in primo luogo, il parere favorevole all’espunzione della ventunesima premessa. intervenendo sulla nuova formulazione della risoluzione Ciprini n. 335, non iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, nella prospettiva di una sua omogeneizzazione con quella prevista per le altre categorie di lavoratori autonomi. Esprime, inoltre, parere favorevole sul primo impegno, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: a valutare la possibilità di mantenere inalterato, anche successivamente all’anno 2016, nel rispetto dei vincoli di bilancio e verificato l’andamento del mercato del lavoro, il livello dell’aliquota di contribuzione previdenziale dovuta dai lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.   
Esprime parere contrario sul secondo impegno, segnalando che esso sarebbe assorbito dalla riformulazione del primo impegno, mentre esprime parere favorevole sugli impegni dal terzo al nono a condizione che siano riformulati nei seguenti termini: 
a promuovere nel disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica un intervento volto a definire un quadro normativo unitario da applicare ai rapporti di lavoro autonomo, nell’ambito del quale prevedere, in caso di gravi patologie, la possibilità per il lavoratore di sospendere il versamento degli oneri fiscali e previdenziali per la durata del periodo di malattia e di effettuare il pagamento di quanto dovuto in rate mensili, alla ripresa dell’attività lavorativa e a prevedere l’equiparazione dei trattamenti terapeutici delle malattie oncologiche alla degenza ospedaliera; 

a valutare la possibilità di adottare, nel rispetto dei vincoli di bilancio, idonee iniziative volte a prevedere, per i primi anni di attività, una contribuzione agevolata in favore di coloro che avviano un’attività di lavoro autonomo in modo da agevolare l’avvio dell’attività di impresa;   a promuovere interventi volti a consentire anche ai lavoratori autonomi l’accesso alle risorse e agli strumenti previsti dai Fondi strutturali europei, e, in particolare, dal Fondo sociale europeo e dal Fondo europeo di sviluppo regionale per garantire l’accesso alla formazione e all’aggiornamento professionale;

150, prevedendo che la Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro assicuri specifici servizi volti a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro autonomo e a promuovere l’autoimprenditorialità; a promuovere nel disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica un intervento volto a definire un quadro normativo unitario da applicare ai rapporti di lavoro autonomo, nell’ambito del quale completare la revisione e il rafforzamento degli interventi in materia di politiche attive del lavoro, adottati con il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. a promuovere nel disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica un intervento volto a definire un quadro normativo unitario da applicare ai rapporti di lavoro autonomo, nell’ambito del quale sostenere la formazione continua dei lavoratori autonomi, anche estendendo la portata applicativa delle disposizioni vigenti in materia di deducibilità a fini fiscali delle spese sostenute dai medesimi lavoratori per la partecipazione a corsi di formazione o di aggiornamento professionale;    

a valutare la sostenibilità finanziaria di un intervento finalizzato ad agevolare la ricongiunzione non onerosa, verso altra cassa o fondo di previdenza gestito dall’INPS ovvero altra cassa privata obbligatoria, per i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, a progetto o occasionali il cui rapporto di lavoro è trasformato in contratto a tutele crescenti;   a promuovere nel disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica un intervento volto a definire un quadro normativo unitario da applicare ai rapporti di lavoro autonomo, nell’ambito del quale rafforzare le tutele per le lavoratrici autonome in caso di maternità, prevedendo un particolare che l’indennità di maternità sia erogata indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività lavorativa, ed estendere il riconoscimento del diritto al congedo parentale, anche ai padri al fine di favorire la genitorialità condivisa.    
Esprime parere contrario sul decimo e sull’undicesimo impegno, segnalando che essi sarebbero assorbiti dalla riformulazione del nono impegno.   
Esprime parere favorevole sul dodicesimo impegno a condizione che esso sia riformulato nei seguenti termini: a sostenere eventuali iniziative intraprese per la costituzione di tavolo di confronto con i soggetti interessati, al fine di verificare e risolvere i problemi legati alla duplicazione dell’imposizione contributiva.

Esprime, infine, parere contrario sul tredicesimo impegno, segnalando che esso sarebbe assorbito dalla riformulazione del dodicesimo   impegno, e sul quattordicesimo impegno. 
7-00641. 7-00634 e Rizzetto n. 7-00631 e Prataviera n. Esprime, invece, parere favorevole sul testo unificato delle risoluzioni Gribaudo n.  

Tiziana CIPRINI (M5S) dichiara di accettare le riformulazioni proposte dal Governo relativamente alle premesse, nonché al quinto, al sesto, al settimo, al nono e al dodicesimo impegno, ritenendo altresì assorbiti dalla ulteriore nuova formulazione della risoluzione il decimo e l’undicesimo impegno. 

Propone, invece, una nuova formulazione del primo, del terzo e dell’ottavo impegno, giudicando troppo blanda la riformulazione proposta dal Governo. Fa presente, infatti, che l’eccessiva genericità degli impegni è anche il motivo per cui non ha ritenuto di sottoscrivere il testo unificato delle risoluzioni proposto dalla deputata Gribaudo. A suo avviso, infatti, è necessario pretendere dal Governo l’assunzione di impegni precisi e non subirne le indicazioni.  

Cesare DAMIANO, presidente, 7-00590, come da ultimo riformulato chiede al sottosegretario Bobba di voler esprimere il parere sul testo della risoluzione Ciprini n.

Il sottosegretario Luigi BOBBA7-00590. 7-00590. Anche a seguito della riformulazione da ultimo effettuata dalla deputata Ciprini, conferma invece il parere contrario sul primo, sul secondo, sul terzo, sul quarto, sull’ottavo, sull’undicesimo e sul dodicesimo impegno della ulteriore nuova formulazione della risoluzione Ciprini n. , prendendo atto che la deputata Ciprini ha riformulato la propria risoluzione accogliendo le riformulazioni proposte riferite alle premesse nonché al quinto, al sesto, al settimo, al nono e al dodicesimo impegno e ha espunto il nono, il decimo e l’undicesimo impegno della precedente formulazione della risoluzione, esprime parere favorevole sulle premesse sul quinto, sul sesto, sul settimo, sul nono e sul decimo impegno della ulteriore nuova formulazione della risoluzione Ciprini n.

Tiziana CIPRINI (M5S) chiede che la sua risoluzione sia votata per parti separate, procedendo distintamente alla votazione delle parti sulle quali il parere del Governo è favorevole e di quelle sulle quali il parere del Governo è contrario.

Cesare DAMIANO, presidente, 7-00590. pone in votazione le premesse, il quinto, il sesto, il settimo, il nono e il decimo impegno della ulteriore nuova formulazione della risoluzione Ciprini n. 7-00590. La Commissione approva le premesse, il quinto, il sesto, il settimo, il nono e il decimo impegno della ulteriore nuova formulazione della risoluzione Ciprini n.  

Cesare DAMIANO, presidente, 7-00590. pone in votazione il primo, il secondo, il terzo, il quarto, l’ottavo, l’undicesimo e il dodicesimo impegno della ulteriore nuova formulazione della risoluzione Ciprini n. 7-00590. La Commissione respinge il primo, il secondo, il terzo, il quarto, l’ottavo, l’undicesimo e il dodicesimo impegno della ulteriore nuova formulazione della risoluzione Ciprini n.  

Cesare DAMIANO, presidente7-00590 risulta approvata in un nuovo testo, che assume il numero 8-00160 ( , avverte che, a seguito delle votazioni effettuate, la ulteriore nuova formulazione della risoluzione Ciprini n. 7-00641. 7-00634 e Rizzetto n. 7-00631, Prataviera n. Avverte che si passerà ora alla votazione del testo unificato delle risoluzioni Gribaudo n.  

Walter RIZZETTO (Misto)7-00641, rileva di avere votato a favore anche degli impegni della risoluzione della deputata Ciprini sui quali il Governo ha espresso parere contrario, proprio perché questi richiedono una presa di posizione netta da parte del Governo, mentre le riformulazioni proposte, ad esempio quella sugli studi di settore, riducono gli impegni a una sorta di ordine del giorno, 7-00634 e Rizzetto n. 7-00631, Prataviera n. , intervenendo sul testo unificato delle risoluzioni Gribaudo n. 8-00149 sui lavoratori licenziati dalla Getek, in quanto non è ancora stato convocato un tavolo di confronto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le parti, sebbene la risoluzione richieda un impegno entro il 31 dicembre, chiede al Governo di dare seguito a quanto richiesto dall’atto di indirizzo, che ha la stessa dignità di quello, da lui stesso sottoscritto, che la Commissione si accinge a votare. privo di incisività. Ricordando che risulta tuttora disatteso l’impegno assunto dal Governo, con l’approvazione all’unanimità lo scorso 4 novembre, della risoluzione a sua prima firma n.

Antonio PLACIDO (SI-SEL), constatando che nel corso della discussione siano emerse in Commissione posizioni largamente coincidenti, si dichiara deluso dal fatto che non si sia giunti alla redazione di una risoluzione unitaria e condivisa. A suo avviso, è inaccettabile che la Commissione, facendosi condizionare dal Governo, modifichi i propri orientamenti, mettendo a rischio la necessaria distinzione dei ruoli istituzionali. La Commissione, a suo parere, avrebbe fatto meglio a esprimere la propria posizione unitaria sulla quale, eventualmente, il Governo avrebbe potuto in un secondo momento pronunciarsi. Preannuncia pertanto che non intende partecipare al voto su una risoluzione su cui il Governo è intervenuto allo scopo di attenuarne la portata.

Claudio COMINARDI (M5S), rammaricandosi della sua assenza, si chiede per quale motivo il rappresentante della Lega Nord, che aveva espresso il suo favore per un impegno incisivo sul tema degli studi di settore, abbia infine deciso di sottoscrivere la risoluzione a prima firma della collega Gribaudo che, su tale impegno, ha scelto l’impostazione proposta dal Governo, che ne riduce l’efficacia.

Marialuisa GNECCHI (PD) 8-00149. rileva che per tutti i gruppi della Commissione le risoluzioni hanno la medesima importanza, qualunque sia la loro origine, di maggioranza o di opposizione. Ricorda al collega Rizzetto che, pur essendosi registrata l’unanimità dei gruppi sulla risoluzione relativa ai lavoratori della Getek, la difficoltà della sua attuazione discende dall’estrema difficoltà a trovare soluzione al licenziamento di tali lavoratori che risale, ormai, a cinque anni fa. Ritiene, comunque, che il collega Rizzetto abbia pienamente diritto di chiedere al Governo notizie in ordine all’attuazione dell’impegno assunto con l’approvazione della risoluzione n.

Chiara GRIBAUDO (PD) respinge l’accusa di avere snaturato gli impegni delle risoluzioni, al fine di accogliere proposte di riformulazione del Governo. Essendo consapevole, infatti, che sul tema sarà avviato un confronto con l’Esecutivo quando sarà presentato il disegno di legge in materia di lavoro autonomo collegato alla manovra finanziaria, ribadisce che l’intento della risoluzione è quello di segnalare alcuni temi da approfondire anche in vista dell’esame parlamentare del provvedimento. Quanto alle critiche mosse alla genericità dell’impegno relativo alla sospensione degli studi di settore, osserva che tale scelta dipende anche dal fatto che si tratta di una materia non direttamente riconducibile alla competenza della Commissione.

Il sottosegretario Luigi BOBBA, nel far presente di non avere puntuale conoscenza dello stato di attuazione dell’atto di indirizzo segnalato dal deputato Rizzetto, che incide su materie estranee alle sue deleghe, si impegna ad informare delle richieste la sottosegretaria Bellanova, competente in materia di crisi occupazionali.

Walter RIZZETTO (Misto), dopo avere ringraziato il sottosegretario Bobba, avverte che il suo voto favorevole alla risoluzione unificata a prima firma Gribaudo è subordinato a un chiaro e immediato impegno della sottosegretaria Bellanova a convocare il tavolo di confronto sui lavoratori della Getek entro il prossimo 31 dicembre. Ringrazia anche la deputata Gnecchi per il ribadito sostegno alla risoluzione sui lavoratori della Getek e osserva che è ancora in via di approvazione la norma che impone l’applicazione della clausola sociale in caso di subentro di appalto nei call center, lamentando la mancata previsione di un effetto retroattivo di tale disposizione. Infine, rispondendo alla collega Gribaudo, ricorda che la Camera ha recentemente approvato una mozione nella quale si chiede che gli studi di settore diventino uno strumento meramente statistico e cessino di essere utilizzati dall’amministrazione finanziaria in modo vessatorio.

Cesare DAMIANO, presidente, ribadisce che le risoluzioni approvate dalla Commissione, qualunque sia l’iniziativa originaria, hanno tutte la medesima importanza e si dichiara certo che il sottosegretario Bobba vorrà farsi portatore della richiesta formulata dal deputato Rizzetto.

Walter RIZZETTO (Misto), ringraziando il presidente, ricorda l’impegno rivendicato lo scorso fine settimana dalla sottosegretaria Bellanova nel corso del convegno organizzato presso la ex stazione Leopolda a Firenze. A suo avviso, tutti gli impegni devono essere onorati e, per questo, dichiara di volersi fidare delle dichiarazioni dei rappresentanti del Governo sull’intenzione di dare seguito alla risoluzione sui lavoratori della Getek.

Davide TRIPIEDI (M5S) ricorda al collega Rizzetto che, nonostante il voto unanime della Commissione sulla risoluzione 8-00115 lo scorso giugno, i lavoratori dell’Alcatel sono stati comunque licenziati. 
7-00641 proposto dalla deputata Gribaudo. 7-00634 e Rizzetto n. 7-00631, Prataviera n. Infine, pur ricordando la continua disponibilità del M5S a collaborare per la risoluzione dei problemi reali del mondo del lavoro e della previdenza, ribadisce che il suo gruppo non condivide il testo unificato delle risoluzioni Gribaudo n.  

Cesare DAMIANO, presidente, 7-00641, per le parti non assorbite dalle votazioni precedenti. 7-00634 e Rizzetto n. 7-00631, Prataviera n. nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione il testo unificato delle risoluzioni Gribaudo n.

7-00641, per le parti non assorbite dalle votazioni precedenti, che assume il numero 8-00161 (7-00634 e Rizzetto n. 7-00631, Prataviera n. La Commissione approva il testo unificato delle risoluzioni Gribaudo n.  
La seduta termina alle 15.10.

ATTI DEL GOVERNO
Martedì 15 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Luigi Bobba.
La seduta comincia alle 17.30.
Variazioni nella composizione della Commissione.

Cesare DAMIANO, presidente, comunica che ha cessato di far parte della Commissione il deputato Maurizio Bianconi e che è subentrato il deputato Marco Baldassarre, al quale formula, a nome della Commissione, i migliori auguri di buon lavoro.

Proposta di nomina di Maurizio Ferruccio Del Conte a Presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – ANPAL. 
59). (Nomina n. 
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame della proposta di nomina.  

Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la Commissione procederà all’esame della proposta di nomina del professor Maurizio Ferruccio Del Conte a presidente dell’ANPAL, ai fini dell’espressione del parere di competenza della Commissione. Come convenuto nella riunione dell’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi del 10 dicembre scorso, il parere sarà espresso nella seduta di domani 16 dicembre, giorno nel quale scadrà il termine per l’espressione del parere medesimo.

Valentina PARIS (PD), relatrice, con riferimento alla nomina proposta dal Governo, segnala in premessa che si tratta di un atto propedeutico alla costituzione della Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro, disposta dall’articolo 4, 150 del 2015, esercita il ruolo di coordinamento della rete dei servizi per le politiche del lavoro, di cui fanno parte anche le strutture regionali per le politiche attive del lavoro, l’INPS, l’INAIL, le Agenzie per il lavoro e gli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione, i fondi interprofessionali per la formazione continua, i fondi bilaterali, l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) e Italia Lavoro S.p.A., il sistema delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti di scuola secondaria di secondo grado. Segnala che l’articolo 4 del decreto legislativo dispone l’istituzione dell’Agenzia a decorrere dal 1 183 del 2014. Ricorda, in particolare, che l’Agenzia, nel disegno del decreto legislativo n. 150, in attuazione della delega di cui all’articolo 1, comma 3, della legge n. comma 12, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.o 300. Il medesimo articolo 4 dispone che al funzionamento dell’Agenzia si provvede con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili a legislazione vigente. La dotazione organica, di un massimo di 395 unità, è composta di dipendenti provenienti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall’ISFOL. Ricorda che il medesimo articolo rinvia, al comma 9, a successivi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per l’individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane e strumentali da trasferire dal Ministero del lavoro e dalle politiche sociali e dell’ISFOL all’ANPAL. Gli schemi di decreto, corredati da relazione tecnica, sono trasmessi alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica perché su di essi siano espressi, entro trenta giorni dalla data di assegnazione i pareri delle Commissioni competenti per materia e per 150 del 2015, all’ANPAL si applicano le disposizioni di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. gennaio 2016. L’ANPAL è dotata di personalità giuridica, autonomia organizzativa, regolamentare, amministrativa, contabile e di bilancio ed è posta sotto la vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che ne monitora periodicamente gli obiettivi e la corretta gestione delle risorse finanziarie. Essa è, inoltre, soggetta al controllo della Corte dei conti. Per quanto non specificamente previsto dal decreto legislativo n. 150 del 2015, essi sono costituiti dal presidente, dal consiglio di amministrazione, dal consiglio di vigilanza e dal collegio dei revisori. Il presidente, come gli altri organi dell’Agenzia, resta in carica per tre anni, rinnovabili una sola volta. Il comma 2 del medesimo articolo 6 prevede che il presidente sia scelto tra personalità di comprovata esperienza e professionalità nel campo delle politiche e delle istituzioni del mercato del lavoro e sia nominato per un triennio con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Il suo trattamento economico è determinato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Quanto ai compiti attribuiti al presidente, segnala che l’articolo 7 dispone che egli ha la rappresentanza legale dell’ANPAL, presiede il consiglio di amministrazione, di cui convoca e presiede le riunioni e definisce l’ordine del giorno, nonché può assistere alle sedute del consiglio di sorveglianza. Egli, inoltre, è interlocutore unico del Governo, dei ministeri, degli altri enti e istituzioni. Il consiglio di amministrazione, a sua volta, approva i piani annuali dell’azione in materia di politiche attive, i profili finanziari. Ai dipendenti transitati nei ruoli dell’ANPAL è riconosciuto il diritto di opzione per il regime previdenziale dell’ente di provenienza. I dipendenti trasferiti ad ANPAL da enti che applicano un differente contratto collettivo nazionale sono inseriti in ruoli ad esaurimento con applicazione del contratto collettivo nazionale di provenienza. Per quanto attiene agli organi dell’ANPAL segnala che, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo n. delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo dell’Agenzia e i piani d’impiego dei fondi disponibili, nonché adotta, su proposta del direttore generale, i regolamenti di contabilità e di organizzazione. Il consiglio esercita, inoltre, ogni altra funzione che non sia compresa nella sfera di competenza degli altri organi dell’ANPAL. La proposta di nomina in discussione, pertanto, costituisce il primo passo per l’avvio del nuovo sistema delle politiche attive previsto in attuazione del cosiddetto Jobs Act14, sul controllo parlamentare sulle nomine governative negli enti pubblici. Quanto al merito della proposta di nomina in discussione, nel fare rinvio al . In proposito, ricorda che la deliberazione del Consiglio dei ministri, che dà avvio della procedura per la nomina, ha avuto luogo nella riunione del 23 novembre scorso, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. La proposta è stata quindi trasmessa alle Camere ai sensi dell’articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. curriculum allegato alla proposta trasmessa dal Governo, segnala che il Professor Del Conte, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano e il dottorato di ricerca in Diritto comunitario del lavoro presso l’Università degli Studi di Pavia, è stato prima ricercatore e ora è professore associato di diritto del lavoro presso l’Università Commerciale «Luigi Bocconi» di Milano. Egli è stato visiting professorpresso l’Università di Richmond, Virginia, e l’Università di Kobe. Ha tenuto corsi, lezioni e conferenze presso diverse altre università straniere, tra cui quella di Tokyo e di Kyoto, la Pennsylvania State University, l’University College di Dublino, e l’Universidad Nacional Autónoma de México-UNAM. Il professor Del Conte, che è avvocato cassazionista ed è iscritto all’ordine degli avvocati di Milano dal 1994, ha inoltre pubblicato numerosi scritti in materia di diritto del lavoro su riviste specializzate italiane e straniere e ha partecipato come relatore a seminari e convegni di carattere nazionale e internazionale. Egli fa, inoltre, parte, a partire dal 2003, del comitato editoriale della rivista Diritto delle relazioni industrialie, partire dal 2012, del comitato scientifico della rivista E-Journal of international comparative labour studies. È stato inoltre coordinatore di redazione della rivista Orientamenti della giurisprudenza del lavoro. Il curriculum 183 del 2014. evidenzia inoltre che il professor Del Conte, a partire dal 2014, ha inoltre assunto il ruolo di Consigliere giuridico-economico del Presidente del Consiglio dei ministri e, in virtù di tale incarico, ha contribuito alla stesura dei decreti legislativi attuativi della delega di cui alla legge n. 
Conclusivamente, ritiene che, alla luce del qualificato profilo del professor Del Conte, vi siano le condizioni per esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla nomina proposta.  
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame della proposta di nomina ad altra seduta.

La seduta termina alle 17.45.

SEDE CONSULTIVA
Martedì 15 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Luigi Bobba.
La seduta comincia alle 17.45.
Disposizioni per la concessione di una promozione a titolo onorifico agli ufficiali provenienti da corsi allievi ufficiali di complemento.
 
C. 679 Palmizio. 
(Parere alla VI Commissione). 
(Esame e conclusione – Nulla osta).

La Commissione inizia l’esame del provvedimento.  

Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione. Difesa sulla proposta di legge recante disposizioni per la concessione di una promozione a titolo onorifico agli ufficiali provenienti da corsi allievi ufficiali di complemento. Ricorda che la Commissione di merito ha concluso l’esame in sede referente del testo senza apportarvi modifiche.

Marco MICCOLI (PD), relatore190 del 2014 (legge di stabilità 2015) ha soppresso l’istituto della promozione conferita al personale all’atto della cessazione dal servizio o alla vigilia del decesso per causa di servizio. Si trattava, in quei casi, di progressioni di carriera danti titolo a miglioramenti pensionistici e sull’importo della buonuscita. Osserva che l’articolo 2 individua le condizioni alle quali è subordinato il riconoscimento della promozione. I soggetti interessati, in particolare, devono provenire dai regolari corsi per allievi ufficiali di complemento; devono avere prestato, per fatto militare in ogni tempo, giuramento di fedeltà solamente alla Repubblica italiana; non devono essere transitati nel servizio permanente effettivo ovvero nel ruolo d’onore o equivalenti; devono avere aderito, successivamente alla nomina e per almeno trenta anni, anche con discontinuità, a una o più associazioni iscritte all’albo delle associazioni dei militari in congedo e dei pensionati; infine, non devono avere conseguito altra promozione a titolo onorifico in applicazione di altre disposizioni vigenti. Rileva che l’articolo 3 riguarda la procedura per il conferimento della promozione, avviata su istanza dell’interessato che, ai sensi del successivo articolo 4, provvede al versamento di una somma a titolo di rimborso dei costi amministrativi, per il cui ammontare la norma rinvia ad un successivo decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della difesa. Segnala, a tale proposito, che l’importo del rimborso è calcolato con una maggiorazione del dieci per cento, a titolo di fondo incentivante per il personale addetto agli uffici preposti all’istruzione delle pratiche di conferimento della promozione. La norma, inoltre, rinvia alle contrattazione decentrata la definizione delle modalità di utilizzo del fondo incentivante e ne dispone la corresponsione alla conclusione del procedimento amministrativo delle pratiche. Infine, segnala, che l’articolo 5 reca disposizioni transitorie e di coordinamento. , ricorda, preliminarmente, che la proposta di legge riguarda la figura di militari in congedo, che, con il grado di sottotenenti, sono richiamabili in servizio in caso di necessità. Tale figura risulta ormai in via di progressivo superamento in quanto, dopo la sospensione della leva obbligatoria e la conseguente costituzione di un modello di difesa di tipo professionale, non si è più provveduto ad alimentare questa categoria di ufficiali. La relazione illustrativa della proposta di legge evidenzia che solo l’Esercito sta nominando da qualche anno ufficiali di complemento, quelli della cosiddetta «riserva selezionata», nominati direttamente ufficiali senza un corso preventivo, in virtù delle loro specializzazioni acquisite nella vita civile, dal grado di sottotenente a quello di maggiore. Venendo al contenuto della proposta di legge, segnala che essa consta di cinque articoli e che l’articolo 1 prevede il conferimento agli ufficiali dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, provenienti, come previsto dall’articolo 2, dai regolari corsi per allievi ufficiali di complemento, della promozione al grado superiore, non oltre il grado massimo stabilito per la categoria. La promozione, riconosciuta al momento del collocamento nella riserva di complemento, ha un valore esclusivamente onorifico, non essendo in alcun modo computabile a fini economici. Ricordo che l’articolo 1, comma 258, della legge n. 
Alla luce del tenore della proposta di legge, propone quindi alla Commissione di esprimere nulla osta sul provvedimento, illustrando brevemente il contenuto della sua proposta.

Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta del relatore.

La seduta termina alle 17.55.

RISOLUZIONI
Martedì 15 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Luigi Bobba.

La seduta comincia alle 17.55.
7-00590 Ciprini, 7-00631 Gribaudo, 7-00634 Prataviera e 7-00641 Rizzetto: Iniziative concernenti i prestatori di lavoro autonomo e professionale.
 
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata, da ultimo, nella seduta del 3 dicembre 2015.  

Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, nella seduta del 3 dicembre, la deputata Ciprini ha presentato una proposta di testo unificato delle risoluzioni e che la deputata Gribaudo aveva in precedenza anticipato i contenuti di una propria proposta di testo unificato delle medesime risoluzioni. Rileva che, ad oggi, i gruppi non sono pervenuti alla redazione di un unico testo unificato. Fa presente, altresì, che la deputata Gribaudo ha depositato la propria proposta di testo unificato delle risoluzioni presentate.

Il sottosegretario Luigi BOBBA osserva che, rispetto alla proposta della deputata Gribaudo, la proposta presentata dalla deputata Ciprini è molto più distante dalle posizioni del Governo della. Infatti, mentre rispetto alla prima, il Governo ritiene necessarie modifiche piuttosto limitate, rispetto alla seconda, invece, numerosi sono i rilievi e le proposte di modifica.

Claudio COMINARDI (M5S) chiede al sottosegretario di esplicitare il tenore delle osservazioni sulla proposta di testo unificato presentata dalla collega Ciprini e si dichiara sorpreso dalla dichiarata diversità di giudizio sui due testi, vista la sostanziale omogeneità dei loro contenuti.

Il sottosegretario Luigi BOBBA dà conto in modo dettagliato delle osservazioni del Governo sulla proposta di testo unificato della deputata Ciprini, che riguardano, in primo luogo, la mancata considerazione, nelle premesse, dei provvedimenti già adottati dal Governo per la sospensione della progressione retributiva e del regime dei minimi. Evidenzia quindi la necessità di riformulare il primo, il quarto, il quinto, il sesto, il settimo, l’ottavo e il dodicesimo impegno, mentre esprime una valutazione contraria sul secondo, sul decimo, sul tredicesimo e sul quattordicesimo impegno. Passando quindi all’esame della proposta della deputata Gribaudo, propone di attenuare taluni impegni, esprimendo la condivisione del Governo sull’impianto del testo e sui restanti impegni.

Claudio COMINARDI (M5S), ringraziando il sottosegretario, chiede che venga messa a disposizione della Commissione il testo delle osservazioni del Governo, al fine di poterne approfondire la portata e giungere ad una nuova formulazione delle proposte.

Tiziana CIPRINI (M5S), dopo avere preso atto dell’assenza dei colleghi dei gruppi di opposizione, i quali annettono grande importanza alla questione della sospensione degli studi di settore in caso di malattia grave, osserva che l’impegno su tale argomento della proposta della deputata Gribaudo è troppo blando per potere venire incontro ai rilievi sollevati in Commissione su tale punto. Rileva, inoltre, che anche il tenore dell’impegno relativo all’equo compenso risulta eccessivamente vago e non risponde alla contrarietà espressa sul punto dal Movimento 5 Stelle e da molte delle associazioni di categorie audite dalla Commissione.

Chiara GRIBAUDO (PD), consapevole della delicatezza del tema dell’equo compenso, rileva che il tenore dell’impegno risponde alla volontà di tenere aperta una sede di confronto per un’ulteriore riflessione sull’argomento.

Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni a una seduta che verrà convocata per la giornata di domani.

La seduta termina alle 18.05.

 

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