Il recupero dell’occupazione al netto della stagionalità sembra subire una battuta d’arresto nei mesi più recenti. Lo rileva l’Istat nell’indagine sul mercato del lavoro relativa al terzo trimestre 2015. La lieve crescita registrata nel periodo agosto-ottobre (+0,1%, +32 mila unità), è infatti sintesi dell’elevato incremento registrato nel mese di agosto e dei cali successivi – di analoga intensità – manifestatisi a settembre e ottobre (-0,2%), spiega l’Istituto di statistica.
Considerando i confronti tendenziali, l’occupazione aumenta di 247mila unità in un anno e i divari territoriali si riducono per il secondo trimestre consecutivo: oltre la metà della crescita dell’occupazione è infatti concentrata nel Mezzogiorno (+136 mila). “Un elevato titolo di studio – spiega l’Istat – si conferma un vantaggio nel mercato del lavoro. La riduzione tendenziale dei disoccupati riguarda sia le persone con precedenti esperienze lavorative, soprattutto nel Mezzogiorno, sia quelle in cerca di prima occupazione, nella maggior parte dei casi giovani e donne”. I giovani continuano a rappresentare “più della metà dei nuovi ingressi nell’occupazione, con una tendenza crescente; diminuiscono gli scoraggiati, che transitano più frequentemente verso l’occupazione; cresce la permanenza dei dipendenti a termine, sia per chi continua a svolgere un lavoro a termine sia per chi transita a tempo indeterminato”.