“Una rondine non fa primavera: la decisione del governo di portare a quota 400 milioni il Fondo per la non autosufficienza non crediamo possa bastare a risolvere i problemi legati ai costi delle prestazioni e dei servizi di assistenza”.
E’ quanto hanno evidenziato il responsabile dell’Ufficio Politiche della Disabilità dell’Ugl, Giovanni Scacciavillani, e il segretario nazionale dell’Ugl Pensionati, Corrado Mannucci, che, con Gianluca Mainolfi, hanno partecipato come rappresentanti dell’Ugl Pensionati all’incontro con una delegazione del governo presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per i sindacalisti “è amaro constatare che ad oggi la maggior parte degli oneri legati all’assistenza dei non autosufficienti continui a ricadere sulle famiglie, che svolgono un ruolo paragonabile a quello degli ammortizzatori sociali. Così come – proseguono – siamo consapevoli che questa situazione è diventata insostenibile per molti nuclei familiari ed è destinata a peggiorare visto il progressivo invecchiamento della popolazione italiana. E’ quindi urgente stanziare risorse adeguate”.
“In tale ottica – aggiungono – appare di estrema attualità la proposta elaborata dal Cnel nel 2002 su iniziativa dell’Ugl di istituire un’assicurazione sociale obbligatoria, sul modello tedesco del 1994, gestita da fondi regionali ma con l’assistenza di un Fondo perequativo nazionale, che consentirebbe di coprire l’intero fabbisogno assistenziale, dando la possibilità di tutelare concretamente il diritto dei non autosufficienti all’assistenza”.