Giorgio Ambrogioni è il nuovo presidente della Cida, la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità dei settori pubblico e privato. Ambrogioni, per sei anni al vertice della Federmanager, è stato eletto all’unanimità dall’assemblea confederale. “In una fase storica – ha detto nella sua relazione programmatica – in cui al mondo del lavoro si chiede più flessibilità, c’è bisogno di un sistema che sappia governare i fenomeni conseguenti e cioè ansia e incertezza: chiediamo al governo di riscoprire il valore del dialogo sociale, del confronto reale. Se così sarà non faremo mancare nostre proposte autonome, originali, attente all’interesse generale del paese”.
“Concentreremo la nostra attenzione – ha sottolineato Ambrogioni – sui temi della politica economica, del mercato del lavoro, del welfare e dell’education. Le priorità di questi giorni sono la scuola e le pensioni. Sulla scuola incalzeremo il governo affinchè la riforma all’esame del Parlamento ci dia un sistema educativo che accetta di essere valutato e sia veramente in grado di offrire cultura e reale preparazione al mondo del lavoro.
Sulle pensioni – ha aggiunto – contrasteremo ancora gli attacchi demagogici e punitivi di cui la categoria da troppo tempo è destinataria, ma offriremo anche proposte organiche per gestire in modo equo e responsabile il tema dell’equilibrio complessivo del sistema”.