La Grecia ha nuovamente respinto alcune delle richieste di Unione europea e Fmi, e pur parlando di discussioni “costruttive” il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dovuto ammettere che il negoziato resta “impegnativo”. Presentandosi stamattina ad una audizione al Parlamento europeo, Juncker ha riferito di aver “dormito tre ore, dopo aver avuto discussioni lunghe e impegnative con il premier della Grecia”.
Questo all’indomani dell’incontro con Alexis Tsipras, che serviva a cercare di avvicinare le posizioni sulla trattativa che si spera sblocchi altri aiuti a favore della Grecia, sempre più a corto di liquidità. “Per questo motivo – ha aggiunto Juncker – dovrò lasciare (in anticipo) l’audizione, per preparare la prossima tornata negoziale”.
Stanotte, al termine dell’incontro, la Commissione europea ha parlato di scambio “positivo e costruttivo”, e commenti simili sono giunti dal presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
Tsipras per parte sua ha parlato di “convergenze” su alcuni punti, ma ha anche respinto in modo netto alcune delle richieste avanzate dai creditori, in particolare sui tagli alle pensioni, e ha annunciato controproposte. Le pari avevano elaborato in parallelo piano di proposte. Di fatto, quindi, permangono delle distanze tra le posizioni di Ue e Fmi, da una parte, e quelle della Grecia, dall’altra.



























