Potrebbe essere una delle tragedie più grosse avvenute negli ultimi anni nel Canale di Sicilia, quella che viene riferita in queste ore dai 9 migranti giunti all’alba di stamani a Lampedusa dopo essere stati salvati da un mercantile.
I sopravvissuti, che si trovavano a bordo di due gommoni, hanno riferito di aver fatto parte di un gruppo molto più ampio, ma al momento è difficile stabilire esattamente il numero. Di certo, secondo quanto raccontato dai migranti, la cifra non sarebbe inferiore ai 200 vittime.
Almeno 200, infatti, erano gli occupanti dei due natanti intercettati, mentre un altro centinaio era a bordo di una terza imbarcazione, della quale però non si ha più traccia. I migranti hanno riferito di essere partiti sabato dalla Libia, e di aver affrontato il mare con onde altre anche dieci metri prima di venire recuperati.
Intanto l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, comunica che sarebbero oltre 200 i migranti dispersi nell’ennesimo naufragio nel mediterraneo al largo delle coste libiche. Su twitter la portavoce dell’Unhcr, Carlotta Sami, cita le parole dei nove sopravvissuti al naufragio di due battelli al largo della libia. “Sono nove, sani e salvi dopo quattro giorni di mare ma gli altri 203 sono stati inghiottiti dalle acque” dice la Sami sbarcando a Lampedusa.