Alla vigilia del maxivertice di Minsk, che vedrà il riunirsi di Angela Merkel, Vladimir Putin, Francois Hollande e Petro Poroshenko, nell’ultimo tentativo di trovare una soluzione al conflitto, prima di una possibile escalation della crisi ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha così replicato a Barack Obama, dopo le dichiarazioni del leader della casa bianca, seguite all’incontro di ieri con il cancelliere tedesco Angela Merkel: “La Russia continuerà la sua politica estera indipendentemente dalle pressioni”.
“La Federazione russa, nonostante le pressioni, condurrà una politica estera indipendente -prosegue Putin in un messaggio al personale diplomatico-. In un contesto internazionale difficile come quello di oggi, il lavoro del ministero degli Affari Esteri, delle ambasciate, dei consolati e di altre rappresentanze straniere di particolare importanza ed efficaci, è orientato ai risultati. Si tratta di una garanzia per la Federazione Russa, non importa quante saranno le pressioni, si continuerà a perseguire una politica estera indipendente, gli interessi fondamentali della nostra gente e a essere in linea con la sicurezza globale e la stabilità”.
Oggi in Russia si celebra Giorno dei lavoratori della diplomazia, che è stato istituito nel 2002 per commemorare il 200esimo anniversario del Ministero degli Esteri. Tra i diplomatici che hanno rilasciato oggi dichiarazioni, anche l’ambasciatore russo presso gli Usa, Sergay Kisljak, che ha definito le dichiarazioni di Obama sull’isolamento della Russia, “controproduttive e irrealistiche”. Putin ha osservato che i diplomatici hanno compiti molto importanti: all’ordine del giorno, in particolare il rafforzamento dell’Unione economica eurasiatica, lo sviluppo della cooperazione “multiforme” con partner di diversi continenti, anche nel quadro della presidenza russa di SCO e BRICS.
Il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev. ha infine ribadito quanto affermato dal capo del Cremlino: “Mosca offrirà una risposta diplomatica per un’eventuale decisione di Washington di iniziare a fornire armi all’Ucraina, ma “se si comincia a fornire armi, significherà un ulteriore escalation del conflitto, che continuerà a crescere”.
F.P.