Pur declinando l’invito a partecipare alla cerimonia di insediamento di Sergio Mattarella al Quirinale, il leader del movimento pentastellato ha pubblicato sul proprio blog una lettera di auguri al dodicesimo presidente della Repubblica:
“Caro presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella – esordisce Grillo – Le invio questa lettera di auguri per il suo settennato. Il primo augurio è quello di tutelare la Costituzione italiana. Il secondo augurio è di non firmare leggi palesemente incostituzionali proposte dal governo. Il terzo augurio è di promuovere con i mezzi a sua disposizione leggi per proteggere le fasce più deboli della popolazione alle quali ha voluto dedicare le sue prime parole: ‘Pensiero va alle speranze e alle difficoltà dei concittadini’. Il quarto augurio è di ribadire la posizione della Corte costituzionale, di cui lei ha fatto parte, sulla illegittimità dell’attuale legge elettorale.
Il quinto augurio – prosegue Grillo – è di combattere, per quanto è nelle sue possibilità, il legame incestuoso che, sempre più, si palesa tra partiti e criminalità organizzata, in particolar modo nelle amministrazioni locali. Il sesto augurio è di ripristinare la centralità del Parlamento. Il settimo augurio è di esprimere la sua solidarietà in quanto capo dello Stato al pm di Palermo Nino Di Matteo che incontreremo la prossima settimana per esprimergli la nostra vicinanza come M5S. L’ottavo augurio è di promuovere un riordino del sistema informativo pubblico per un’informazione che sia indipendente e libera. L’ultimo e nono augurio è di essere ricordato alla fine del suo settennato con la stima e l’entusiasmo che hanno accompagnato la sua elezione.
Le chiedo con questa lettera aperta – conclude Grillo – anche un incontro per illustrarle di persona la posizione del M5S sui temi più importanti per il Paese, in particolare sull’introduzione del reddito di cittadinanza, e per ascoltare le sue valutazioni in merito”.
Ad assistere alla cerimonia, però, i parlamentari del Movimento cinque stelle, che hanno plaudito alle parole del presidente a più riprese ed espresso apprezzamenti, come quello di Roberto Fico, uno dei cinque del direttorio del M5s, “Sicuramente in alcuni passaggi ci è piaciuto, soprattutto sul pluralismo dell’informazione”.
Tra i passaggi apprezzati dai gruppi stellati, sottolinea Fico, “anche la richiesta di una diversa partecipazione dei cittadini, è una delle ragioni per cui siamo qui. Il fatto di ribadire che il capo dello Stato è un arbitro può sembrare scontato, ma siamo contenti che lo abbia fatto”. Parole di speranza, da Fico, anche per “le parole sull’onestà, la corruzione che devia le risorse pubbliche. E poi il fatto che la Costituzione sia finalmente applicata e non parole sulla carta… Su questi punti possiamo lavorare insieme, in maniera istituzionale”, conclude Fico, riecheggiando il messaggio di auguri-appello al nuovo capo dello Stato, pubblicato oggi da Beppe Grillo sul blog ufficiale del movimento.
“Un discorso di elevata caratura… scudocrociata”, ironizza il capogruppo al Senato Andrea Cioffi. “E’ piaciuto a tutti, forse c’è qualcosa che non va”, aggiunge. Ma poi riconosce che i 5 stelle hanno applaudito Mattarella in più occasioni e che nelle sue parole ha trovato “vari passaggi molto interessanti, sul suo ruolo di arbitro e non di giocatore, sul rispetto del Parlamento, sul riequilibrio sociale. Ha parlato degli ultimi, forse si poteva risparmiare la citazione del papa…”.
“In un paio di passaggi si è sicuramente rivolto a noi, ora però – dice Cioffi – aspettiamo gli atti: i poteri, anche se limitati, ce li ha. Può non firmare certe leggi, mandare messaggi al Parlamento, vediamo”.

























