A spingere l’Italia in deflazione, “oltre all’energia e ai carburanti, sono i prezzi dei prodotti alimentari non lavorati come frutta, verdura, carne e pesce fresco”, con una riduzione dello 0,2% a gennaio rispetto allo stesso mese di un anno fa. Lo sostiene la Coldiretti sulla base dei dati Istat. A diminuire, secondo l’organizzazione agricola, “sono soprattutto le quotazioni dei vegetali freschi (-1,5%), mentre in leggero rialzo sono i prezzi della frutta (+0,2%)”.
“Da segnalare – aggiunge la Coldiretti in una nota – il rialzo del prezzo dell’olio d’oliva in termini tendenziali (+1,2%), dovuto al crollo storico dei raccolti”.