Nei tre mesi conclusi a dicembre McDonald’s a messo a segno un calo dei profitti del 21%, un risultato inferiore alle previsioni che mette in evidenza i problemi del colosso mondiale dei fast food, impegnato in cambiamenti radicali delle proprie attività.
“Il 2014 è stato un anno problematico per McDonald’s a livello globale. I risultati sono calati a causa di eventi imprevedibili e di una performance operativa debole che ha messo sotto pressione tutti i segmenti geografici”, ha detto l’amministratore delegato Don Thompson, sottolineando che la società “continuerà a fare i conti con significativi venti contrari”.
Nel trimestre McDonald’s ha riportato profitti per 1,1 miliardi di dollari, 1,13 dollari per azione, contro gli 1,4 miliardi, 1,40 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
Il fatturato è calato del 7,3% a 6,57 miliardi di dollari. Gli analisti attendevano utili per 1,22 dollari su un giro d’affari di 6,68 miliardi.
Le vendite comparate (quelle dei negozi aperti da almeno un anno) si sono attestate in ribasso dello 0,9% a livello globale, dell’1,7% negli Stati Uniti e dell’1,1% in Europa.

























