“La categoria del pubblico impiego della Cisl oggi sciopera per costringere il governo a riaprire la trattativa per il rinnovo dei contratti pubblici, fermi da sei anni”. Lo ha sottolineato il leader della confederazione, Anna Maria Furlan, a margine della manifestazione dei lavoratori pubblici in piazza Monte Citorio.
“Siamo in piazza – ha detto – perché sono sei anni che i lavoratori pubblici non vedono il nuovo contratto. Hanno perso da duemila a quattromila euro, sono davvero tanti”.
Furlan ha spiegato che “vogliamo obbligare il governo a riaprire il tavolo delle trattative. Con la lotta seria all’evasione, alla corruzione e con i tagli alla pubblica amministrazione si possono trovare le risorse per i contratti. A Firenze, Milano e Napoli presenteremo le nostre proposte per far ripartire lo sviluppo nel Paese: investire in ricerca, innovazione e istruzione e migliorare l’utilizzo dei fondi europei”.
Concludendo il suo discorso in piazza Montecitorio, Furlan ha sottolineato che sulla P.A. “siamo ancora all’anno zero di riforme annunciate e che però non arrivano al cuore dei problemi e che non sono comprese”.
Il numero uno della Cisl ha ribadito che “il Paese senza il pubblico non riparte e non garantisce la qualità dei servizi. Il Governo non può immaginare che gli 80 euro siano sostitutivi del contratto, che è un diritto, un patto che si fa col datore di lavoro. Non è accettabile che non venga rispettato. Caro presidente Renzi – ha concluso Furlan – basta ascoltare oniline qualche migliaio di cittadini e ascolti chi ogni giorno opera nei settori del pubblico impiego e della scuola”.
Sulla legge di stabilità la Cisl proseguirà nella sua iniziativa nella convinzione che ci sono margini per migliorarla. È quanto ha affermato il segretario generale, Anna Maria Furlan, a margine della manifestazione degli statali a piazza Montecitorio.
“Continueremo la nostra battaglia – ha detto – perchè l’iter della legge di stabilità è ancora aperto e si può ancora migliorare”.


























