Dopo la contrazione del 2014, l’economia italiana “dovrebbe tornare alla crescita per la metà del 2015” e “accelerare un po’ nel 2016”. Lo ha affermato l’Ocse nel suo Economic Outlook, stimando che il Pil italiano crescerà dello 0,2% e dell’1% nel 2016.
Il debito pubblico, invece, continuerà a salire, passando dal 130,6% del Pil nel 2014 al 132,8% nel 2015 e al 133,5% nel 2016. Il livello elevato del debito, ha ammonito l’Ocse, “costituisce una vulnerabilità significativa” per l’Italia. Più in generale l’area euro è “a rischio deflazione”: “la ripresa rimane debole, la fiducia è calata e le pressioni deflazionistiche restano elevate”, ha scritto l’Ocse.