• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 24 Giugno 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    Legittimo il licenziamento del dirigente per conflitto d’interessi

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    La devoluzione del TFR alla previdenza complementare

    TFR Mensile addio: la Cassazione blocca la “paghetta” in busta paga

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto, bloccate la tangenziale Bologna e il porto Ancona

    Parla Simone Sabattini, l’avvocato della Fiom-Cgil che difenderà gli organizzatori dello sciopero dei metalmeccanici: “sbagliato criminalizzare manifestazioni di interesse collettivo. Questa sarà la nostra linea difensiva”

    Metalmeccanici, Federmeccanica e Assistal: adesione allo sciopero al 20%. E sulla trattativa interrotta da novembre: ”non siamo stati noi a rompere, ma chi ha scelto il conflitto”

    Metalmeccanici, Federmeccanica e Assistal: adesione allo sciopero al 20%. E sulla trattativa interrotta da novembre: ”non siamo stati noi a rompere, ma chi ha scelto il conflitto”

    enel

    Enel Distribuzione, sindacati: adesione allo sciopero all’80%

    Contratto Metalmeccanici, Cgil-Cisl-Uil al fianco dei lavoratori. Landini: la posizione di Federmeccanica è inaccettabile, si riapra la trattativa per il rinnovo

    Metalmeccanici, sindacati: “lo sciopero è un diritto costituzionale, non può essere una questione di ordine pubblico”. Landini: “pieno sostegno della Cgil, chi manifesta pacificamente non può essere denunciato”

    Sciopero Metalmeccanici, sindacati: punte di adesione del 100%

    Contratto Metalmeccanici, oltre il 70% di adesione media allo sciopero per il rinnovo del contratto, i sindacati: grande riuscita, il Paese si è bloccato

    caldo

    Torna l’emergenza caldo nei campi e nei cantieri: rischi e soluzioni possibili, secondo i sindacati di settore

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Inail, andamento degli infortuni e delle malattie professionali maggio 2025

    Il testo dell’accordo economico collettivo per il settore del commercio

    Il testo dell’accordo del contratto dei servizi di pulizia

    Il testo dell’ipotesi di accordo Aran sul CCNQ per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale 2025-2027

    Sottoscritto all’Aran il contratto area dirigenza funzioni centrali 2019-2021

    Aran, rinnovato il contratto nazionale quadro PA 2025‑2027

    Il documento conclusivo dell’Assemblea generale della Cgil 17-18 giugno 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    Legittimo il licenziamento del dirigente per conflitto d’interessi

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    La devoluzione del TFR alla previdenza complementare

    TFR Mensile addio: la Cassazione blocca la “paghetta” in busta paga

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto, bloccate la tangenziale Bologna e il porto Ancona

    Parla Simone Sabattini, l’avvocato della Fiom-Cgil che difenderà gli organizzatori dello sciopero dei metalmeccanici: “sbagliato criminalizzare manifestazioni di interesse collettivo. Questa sarà la nostra linea difensiva”

    Metalmeccanici, Federmeccanica e Assistal: adesione allo sciopero al 20%. E sulla trattativa interrotta da novembre: ”non siamo stati noi a rompere, ma chi ha scelto il conflitto”

    Metalmeccanici, Federmeccanica e Assistal: adesione allo sciopero al 20%. E sulla trattativa interrotta da novembre: ”non siamo stati noi a rompere, ma chi ha scelto il conflitto”

    enel

    Enel Distribuzione, sindacati: adesione allo sciopero all’80%

    Contratto Metalmeccanici, Cgil-Cisl-Uil al fianco dei lavoratori. Landini: la posizione di Federmeccanica è inaccettabile, si riapra la trattativa per il rinnovo

    Metalmeccanici, sindacati: “lo sciopero è un diritto costituzionale, non può essere una questione di ordine pubblico”. Landini: “pieno sostegno della Cgil, chi manifesta pacificamente non può essere denunciato”

    Sciopero Metalmeccanici, sindacati: punte di adesione del 100%

    Contratto Metalmeccanici, oltre il 70% di adesione media allo sciopero per il rinnovo del contratto, i sindacati: grande riuscita, il Paese si è bloccato

    caldo

    Torna l’emergenza caldo nei campi e nei cantieri: rischi e soluzioni possibili, secondo i sindacati di settore

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Inail, andamento degli infortuni e delle malattie professionali maggio 2025

    Il testo dell’accordo economico collettivo per il settore del commercio

    Il testo dell’accordo del contratto dei servizi di pulizia

    Il testo dell’ipotesi di accordo Aran sul CCNQ per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale 2025-2027

    Sottoscritto all’Aran il contratto area dirigenza funzioni centrali 2019-2021

    Aran, rinnovato il contratto nazionale quadro PA 2025‑2027

    Il documento conclusivo dell’Assemblea generale della Cgil 17-18 giugno 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Interviste - Schiavella, il disastro e’ frutto di decenni di sottovalutazioni

Schiavella, il disastro e’ frutto di decenni di sottovalutazioni

di Emanuele Ghiani
15 Ottobre 2014
in Interviste
Schiavella, il disastro e’ frutto di decenni di sottovalutazioni


Walter Schiavella, il segretario generale di Fillea Cgil, ha spiegato al Diario del Lavoro le dinamiche che hanno portato al disastro di Genova, indicando delle soluzioni per evitare il ripetersi di simili eventi.


Schiavella, disastri come quelli Genova continueranno ad accadere?
Il problema è che l’attenzione complessiva delle istituzioni e anche dell’opinione pubblica su questi temi dovrebbe essere maggiore quando non c’è l’emergenza, ma purtroppo non è così. Quindi per capire le dinamiche di questi continui disastri dobbiamo distinguere un prima e un dopo e poi un durante. Il prima è la gestione del territorio di questi ultimi anni, che è sotto gli occhi di tutti: si è costruito troppo e male. Non si sono avuti strumenti di pianificazione efficienti sul territorio e questo per una selva di motivi che adesso sarebbe complesso indagare. È necessario orientarsi su un’azione gigantesca di recupero del territorio e metterlo in sicurezza, altrimenti continueranno ad accadere disastri come quello di Genova. Ci sono stati decenni di sottovalutazione.

Sottovalutazione in che senso?
Nel senso che gli stanziamenti per i grandi interventi infrastrutturali nel corso degli ultimi decenni sono stati nell’ordine del 2-3% del totale degli investimenti che riguardano le opere pubbliche. C’è un problema di insufficienza delle risorse rispetto al fabbisogno. Basta leggere un altro grande rischio che si dimentica sempre: noi siamo un Paese che ha il 60-70% del patrimonio edilizio costruito prima dell’entrata in vigore delle prime norme antisismiche e oltre il 60% del territorio è ad alto rischio sismico. Sono stati spesi oltre 150 miliardi per interventi dal dopoguerra ad oggi per i terremoti, mentre basterebbero forse 80 o 90 miliardi per una messa in sicurezza del patrimonio edilizio a rischio sismico e idrogeologico.

Un’operazione di recupero imponente. Quanto tempo occorrerebbe?
Chiaramente non può essere fatta in un anno, andrebbe programmata, andrebbero definite le risorse, in termini indiretti di sgravi fiscali, di normative che consentano interventi organici sul tessuto urbano. Cosa che invece non si fa, non si è fatta e si continua a non fare.

Per quanto riguarda invece il dopo emergenza, cosa accade?
Si accendono i fari dell’opinione pubblica, i governi trovano e raccattano qualche centinaio di milioni di euro quando va bene, molto più facilmente qualche decina, e comunque non si riesce nemmeno a spendere quei soldi. Insomma, viviamo in un sistema che non è efficiente.

Un esempio?
In primis la legge sugli appalti che è troppo farraginosa e complessa. Quando si assegnano gli appalti, da una parte si apre la strada dei contenziosi amministrativi e dall’altra quando ciò non accade ci sono comunque rischi grossi di incrementi dei costi in corso d’opera, di allungamenti dei tempi, e soprattutto e spesso di scarsa qualità. Anche perché l’appalto viene attribuito con percentuale di ribasso del 30-40% e spesso comporta non  solo un lavoro irregolare ma anche non conforme ai regolamenti.  Quindi dobbiamo avere uno sblocco del Patto di Stabilità selettivo:  ad esempio per quei comuni virtuosi che devono realizzare opere sul terreno sulla prevenzione e la messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico.

Perché non si riesce a sbloccare questo sistema?
Mai nessuno ha risposto come doveva. Guardi, quando quest’ultimo governo ha attivato un’unità di missione, noi abbiamo chiesto un incontro, perché riteniamo che possiamo dare qualche suggerimento utile. Ad esempio, come rendere più efficiente quella parte, seppur esigua, di stanziamenti individuati dal decreto Letta e poi oggi dagli altri provvedimenti del governo. Ma pochi ci hanno ascoltato.

Cosa  impedisce a queste risorse, peraltro già stanziate, di venire utilizzate?
Gli stanziamenti postemergenziali, come nel caso di Genova, sono stati definiti e non sono stati spesi per il problema ormai noto: si sono arenati nella selva dei ricorsi e controricorsi in fase di aggiudicazione degli appalti. Abbiamo casi analoghi a quelli di Genova che riguardano la Calabria, la Toscana e altre regioni dove le opere di bonifica tardano a essere realizzate perché da una parte c’è un ricorso, dall’altra c’è un intoppo, un capitolato fatto male. Un altro problema è che i lavori pubblici sono realizzati in un contesto  nel quale la competizione si svolge soltanto sui costi. Insomma, il risultato è che non si riesce a spendere nemmeno i soldi già stanziati.

Qual è la soluzione di questo caos?
Servirebbe un’azione strategica di lungo periodo sul terreno per individuare le risorse, per rendere strutturali gli interventi per la messa in sicurezza del territorio. Ad esempio, definendo una quota di risorse da  destinare ad interventi infrastrutturali su base poliennale.

In un periodo di crisi come quello attuale, dove pensa di ricavare i fondi necessari?
Per quanto si riferisce agli interventi pubblici recuperando innanzitutto risorse dallo sblocco del patto di stabilità, anche con un utilizzo diverso e più finalizzato di una parte dei fondi europei. Oppure da un recupero complessivo delle risorse del bilancio pubblico realizzabile attraverso un’azione più sistematica di contrasto all’illegalità, all’irregolarità e all’economia sommersa di questo paese.

E i fondi per intervenire sul patrimonio edilizio e per la messa in sicurezza dal rischio sismico?
Andrebbe data strutturalità agli incentivi almeno su base decennale, per consentire a quel mercato di organizzare la domanda individuale in termini aggregati e permettere alle imprese, che a quel mercato si rivolgono, di  riorganizzare stabilmente la loro struttura e filiera produttiva. È evidente che l’avvio di questo processo comporta per gli  attori economici la capacità di riorganizzare se stessi. Ma questo progetto si può costruire solo se si costruisce una  strutturalità e certezza. un’azione di questo genere non può essere, di finanziaria in finanziaria, cambiata e sottoposta all’area dell’incertezza.

Quindi suggerisce una semplificazione della burocrazia?
Il punto è un altro: le risorse che ci sono vanno spese con più efficienza ed è necessario intervenire sul sistema appalti che è altamente insufficiente. Fillea e Cgil hanno da tempo avanzato proposte per riformarlo e semplificarlo. Ma attenzione, non bisogna scambiare la semplificazione con la deregolarizzazione: il rischio, in parte già avvenuto, è l’abbassamento del livello di legalità e regolarità.

Di chi è la responsabilità di regolare e rendere più efficiente il sistema degli appalti?
Delle autorità che hanno potere legislativo in primo luogo.

Quindi è solo un problema di assenza di leggi che non sono in grado di regolare il sistema?
Non proprio: abbiamo oltre 1000 norme tra leggi e regolamenti attuativi che regolano il settore. Ma ogni anno ci si mette mano, regolando ogni volta singole parti. Si dovrebbe invece affrontare il problema nel suo insieme. L’assenza di una visione e un intervento organico, non solo del nostro settore, è uno dei problemi che da tempo attanagliano il nostro Paese.

Ha indicato i regolamenti attuativi, quindi è responsabile anche il Governo?
Certo che si.

Emanuele Ghiani

Attachments

  • jpg
Tags: Edili
Emanuele Ghiani

Emanuele Ghiani

Redattore de Il diario del lavoro.

In evidenza

Uil, con i 10 miliardi risparmiati da Quota 100 introdurre età più flessibile

Fondi pensione, Covip: nel 2024 quasi 10 mln di iscritti, in crescita del 4%, e 243 miliardi di euro le risorse accumulate, in aumento dell’8,5%

23 Giugno 2025
Metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto, bloccate la tangenziale Bologna e il porto Ancona

Parla Simone Sabattini, l’avvocato della Fiom-Cgil che difenderà gli organizzatori dello sciopero dei metalmeccanici: “sbagliato criminalizzare manifestazioni di interesse collettivo. Questa sarà la nostra linea difensiva”

23 Giugno 2025
Quanti morti sul lavoro siamo ancora disposti ad accettare?

Lavoro, in poche ore due operai morti nelle cave lombarde e un grave infortunio a Lodi. I sindacati: non possiamo continuare a contare le vittime 

23 Giugno 2025
FederTerziario, più cultura del lavoro e formazione per ridurre gli infortuni. In un convegno a Roma presentata la “mappa del rischio” nelle Regioni e le proposte dell’Associazione

Sicurezza sul lavoro, tutelare i minori alla loro prima esperienza: il ciclo formativo lanciato da Fòrema

23 Giugno 2025
Cnel, l’assemblea approva il documento sul salario minimo ma si spacca: 39 si, 15 no

Lavoro, Cnel: quadro continua a migliorare, nel primo trimestre 2025 gli occupati oltre quota 24 milioni

23 Giugno 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi