Dopo il si della Camera alla fiducia del decreto Lupi, meglio conosciuto come Piano casa, si alzano le prime voci di protesta sul diritto alla casa. Motivo principale delle proteste è l’introduzione (tramite l’art. 5 del ddl Lupi, ndr), dell’obbligo di tagliare tutte le forniture di gas luce acqua alle occupazioni, di non concedere la residenza a chi occupa e di cancellarle gli occupanti dalle liste per l’assegnazione di case popolari.
“Renzi ci spieghi cosa deve fare una famiglia i cui componenti vengono licenziati, chiede Emidia Papi, dell’Esecutivo Nazionale USB. Persone licenziate ormai su due piedi grazie alle sue liberalizzazioni sul diritto del lavoro; o i cui salari precari non bastano per vivere, in tutti i casi condannati ad una morosità incolpevole e per questo buttati fuori di casa. Case pubbliche da assegnare a chi ha bisogno non ce ne sono, occupare non si può; allora, cosa rimane, buttarsi giù dai ponti?”.
E.G.