Quella di Susanna Camusso è stata una “buona relazione” e la segretaria Cgil ha ragione sulla democrazia, anche se non si può parlare di democrazia a rischio.
Lo dice il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, parlamentare Pd ed ex Cgil: “È stata una buona relazione, argomentata e approfondita, che ha messo in ulteriore evidenza le difficoltà del mondo del lavoro. Mi pare che la centralità per la Cgil sia la lotta alla precarietà e il sostegno all’occupazione giovanile, così come la difesa della concertazione che è stata da molto tempo a questa parte abbandonata dai governi”.
In particolare, “ha ragione la Camusso a dire che da quattro governi a questa parte la concertazione è stata abbandonata, afferma semplicemente la verità. Certo, questo non significa la cancellazione dell’assetto democratico di un paese, ma sicuramente rappresenta una ferita al ruolo dei corpi intermedi e alla funzione delle parti sociali, argomento al quale bisogna prestare una maggiore attenzione. È positivo il fatto che il premier Renzi a proposito della riforma del pubblico impiego abbia detto che è necessario l’ascolto delle organizzazioni sindacali, sia pure all’interno di una scadenza”.
Inoltre, aggiunge Damiano, “ho apprezzato nel discorso della Camusso, nel merito, la volontà del sindacato di cambiare la normativa sugli appalti, in particolare combattendo la logica aberrante che vige oggi del massimo ribasso, che porta inevitabilmente al lavoro nero e sotto pagato. E ho anche apprezzato la proposta di un’azione, di una vertenza unitaria con Cisl e Uil sulla previdenza, innanzitutto per risolvere i problemi in sospeso degli esodati, fino all’esigenza di introdurre un criterio di flessibilità adatto al vecchio e al nuovo mercato del lavoro. Penso che un’iniziativa unitaria del sindacato su questo sia un toccasana”.