Questa mattina, a Roma, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, il commissario unico del governo per Expo 2015, Giuseppe Sala, e il commissario generale del Padiglione Italia, Diana Bracco, hanno firmato un protocollo d’intesa per la partecipazione dell’agroalimentare italiano all’Esposizione universale in programma a Milano dal primo maggio al 31 ottobre 2015. L’accordo rappresenta un’occasione per valorizzare le eccellenze scientifiche, culturali, artistiche, architettoniche e paesaggistiche e quelle più originali ed esclusive delle filiere economico-produttive del settore. L’intesa definisce le modalità di coordinamento, attuazione e contribuzione per la presenza dell’agricoltura e dell’agroalimentare itlaiano all’Esposizione universale di Milano, che sarà sostenuta e rappresentata dal ministero delle Politiche agricole, da Expo 2015 spa e da Padiglione Italia. Con l’obiettivo di favorire la rappresentazione delle filiere agroalimentari e di garantire al visitatore un’esperienza integrata dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano, l’accordo prevede la realizzazione di progetti con finalità educative e di intrattenimento in grado di coinvolgere il più ampio numero di strutture associative agricole, industriali e cooperativistiche. Il ministro Martina ha sottolineato che Expo 2015 “può essere la piattaforma per il salto di qualità dell’agroalimentare italiano da qui a un anno, un ‘occasione da utilizzare al meglio.”L’Expo, ha concluso, è il punto più formidabile per renderci consapevoli della nostra forza e delle nostre eccellenze”. I progetti che dovranno essere realizzati secondo il protocollo sottoscritto oggi prevedono, in particolare, un padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana in un ampio riconoscibile spazio dedicato; la rappresentazione delle filiere agroalimentari mettendo a disposizione uno spazio dedicato per la realizzazione di un padiglione specifico; un progetto start-up nel settore agricolo e agroalimentare; un progetto formazione con il supporto delle università, dell’Ismea e del Cra per realizzare un master in campo agroalimentare per cento giovani neolauretati in discipline riferibili a questo settore; specifico bando di gara pe la selezione di nuovi progetti con elevato contenuto d’innovazione; inoltre la promozione del Made in Italy con eventi dedicati alle produzioni nazionali di qualità (Dop), eventi dedicati al settore biologico e promozione di un marchio identificativo della produzione nazionale.
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