Il 69% degli italiani sono favorevoli all’autoimprenditorialità, dato in linea con la media europea. Ma la paura di fallire risulta del 91%, dato notevolmente più alto rispetto alla media europea del 73%. Sono questi primi dati che emergono dall’indagine sull’imprenditorialità condotta da Amway, assieme a GfK Norimberga e in collaborazione conl’Università Tecnica di Monaco (Tum). Amway è considerata da Forbes nel 2012 la 25° tra le più grandi aziende private negli Stati Uniti. L’indagine, arrivata al suo quarto anno consecutivo, è stata presentato a Roma, con la partecipazione di Domenico De Masi, professore emerito di sociologia presso l’università “La Sapienza” di Roma.
Dal rapporto risultano molti problemi che frenano l’iniziativa imprenditoriale italiana, come gli alti oneri o la minaccia di una crisi economica, percepita dagli italiani come il maggiore freno all’impresa (50%), percezione molto più alta rispetto alla media europea, che si attesta al 37%.
Ma in fondo, come sottolinea De Masi, gli ostacoli sono come delle preselezioni all’imprenditoria: “essere imprenditori non è una cosa che ci si inventa all’improvviso”. Infatti, per De Masi, all’imprenditoria bisogna esserci portati, e ostacoli come quelli burocratici, sono sì da risolvere, ma non sono ostacoli così duri. “Bisogna portare qualche carta in più, basta stare attenti per essere in regola. Non voglio con questo sminuire il problema, ma chi riesce ad affrontare e superare questi ostacoli, probabilmente vuol dire che è più portato di un’altro”.