SEDE REFERENTE
Giovedì 10 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 9.10.
Sulla pubblicità dei lavori.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, essendone stata fatta richiesta e non essendovi obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Norme in materia di rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro.
C. 5 Iniziativa popolare, C. 519 Damiano, C. 709 Airaudo, C. 1376 Polverini.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 18 settembre 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che nella seduta odierna si conclude il dibattito di carattere generale sui provvedimenti in esame, fermo restando che – a seguito delle sollecitazioni provenienti da diversi gruppi – si dovrà programmare un ciclo di audizioni con i soggetti interessati, al fine di acquisire elementi conoscitivi utili al completamento dell’istruttoria legislativa.
Preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, chiede quindi al relatore e al rappresentante del Governo se intendano svolgere proprie considerazioni conclusive del dibattito.
Teresa BELLANOVA (PD), relatore, considerato che sin dall’avvio nel luglio scorso del confronto parlamentare sul tema in discussione – che incide sul cuore delle libertà sindacali, dal cui corretto esercizio ritiene che si possa misurare il grado di qualità di una democrazia – sono emersi orientamenti diretti allo svolgimento di un rigoroso esame dei provvedimenti in titolo, giudica importante approfondire il percorso istruttorio della Commissione, auspicando che un contributo reale e costruttivo possa provenire dal preannunziato ciclo di audizioni dei soggetti interessati e, in particolare, delle organizzazioni sindacali di rappresentanza e delle associazioni datoriali.
In attesa che, sulla base delle indicazioni dei gruppi, si possa definire un elenco il più possibile completo dei soggetti da audire sui provvedimenti in esame, intende, tuttavia, far notare che il sollecito avvio di un confronto e di un ascolto dei rappresentanti delle organizzazioni interessate dipenderà anche dall’effettiva convinzione con la quale tutti i gruppi affronteranno l’argomento, considerata la scarsa affluenza alla seduta odierna di deputati, fatta eccezione per i membri della Commissione appartenenti al suo gruppo – che, nonostante abbiano già ampiamente sviscerato il tema nelle sedute precedenti, sono presenti oggi in numero molto significativo – e per un unico deputato del gruppo del MoVimento 5 Stelle. Soffermandosi proprio su tale aspetto e valutando come sostanzialmente inutile un ulteriore approfondimento della discussione nella seduta odierna, che non potrebbe che risultare fortemente limitata nei suoi significati, auspica che nel prosieguo dell’esame possa esservi una maggiore partecipazione ai lavori da parte dei deputati degli altri gruppi, rilevando come non sia sufficiente, per svolgere con diligenza e attenzione il proprio ruolo di parlamentari, limitarsi a presentare le proposte di legge in Commissione, senza poi seguirne l’iter.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA, fatto presente che il Governo conferma una grande attenzione rispetto al tema in esame, che ritiene che coinvolga la tutela di libertà sindacali fondamentali, evidenzia che sull’argomento si registra un susseguirsi di eventi in costante evoluzione, dalla recente sentenza della Corte costituzionale (che ha risolto, tuttavia, solo in parte le problematiche in gioco) all’intensa attività di confronto tra le parti sociali, impegnate da tempo a raggiungere un accordo su questi delicati aspetti. Ritenuto, pertanto, che l’impianto delle proposte normative in esame debba tenere conto di questi recenti sviluppi, peraltro non ancora esauriti, giudica opportuna la scelta di procedere allo svolgimento di un’articolata attività conoscitiva, che, lungi dal rappresentare un rinvio sine die della decisione finale, consentirà di acquisire tutti gli elementi necessari alla predisposizione di un intervento normativo aggiornato, ponderato ed efficace. Rilevato che il Parlamento ha, quindi, l’occasione per accompagnare con adeguati strumenti il processo di confronto in atto tra le parti sociali, dichiara che il Governo continuerà a seguire con attenzione l’iter dei provvedimenti in esame, nella prospettiva della valutazione di un eventuale intervento legislativo che possa, se necessario, sostenere futuri accordi sottoscritti in sede di trattativa negoziale.
Cesare DAMIANO, presidente, preso atto con favore della sensibilità dimostrata dal Governo sul tema in esame, rileva come la recente sentenza della Corte costituzionale abbia accelerato l’esigenza di un chiarimento su profili che attengono alla normalizzazione delle relazioni sindacali sui luoghi di lavoro. Ritiene, quindi, che la Commissione debba proseguire nei propri lavori ricercando eventuali soluzioni legislative, caratterizzate da un giusto equilibrio, le quali, senza ledere l’autonomia della parti sociali, possano rappresentare misure di sostegno al processo di confronto in atto tra le organizzazioni sindacali e datoriali, conferendo, in prospettiva, anche maggiore forza ad eventuali accordi raggiunti nei tavoli di negoziato.
Considerato, quindi, che oggi si conclude il dibattito di carattere generale sui provvedimenti in titolo, invita i rappresentanti dei gruppi a segnalare alla presidenza, nei prossimi giorni, eventuali soggetti da includere nell’ambito delle audizioni informali che la Commissione sarà chiamata a svolgere, la cui organizzazione sarà definita dall’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, dopo l’acquisizione delle predette segnalazioni.
Rinvia, pertanto, il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 9.20.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 10 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 9.20.
Sulla pubblicità dei lavori.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, essendone stata fatta richiesta e non essendovi obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
DL 104/2013 Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
C. 1574 Governo.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, essendosi concluso ieri il dibattito di carattere generale, il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato).
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA prende atto della proposta di parere del relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.
La seduta termina alle 9.25.
COMITATO RISTRETTO
Giovedì 10 ottobre 2013.
Modifiche alla normativa in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola.
Testo unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.40 alle 14.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 9 ottobre 2013.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.45.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 9 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 14.45.
Indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l’emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Comunica, quindi, che la presidenza ha predisposto, a conclusione delle audizioni contemplate nel programma dell’indagine conoscitiva, una proposta di documento conclusivo (vedi allegato), che rimette alle valutazioni dei componenti della Commissione, dichiarandosi disponibile ad accogliere eventuali, ulteriori, richieste di modifica e di integrazione della proposta medesima.
Intervengono, per svolgere talune considerazioni di carattere generale, i deputati Walter RIZZETTO (M5S) e Giorgio AIRAUDO (SEL).
Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell’esame della proposta di documento conclusivo ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.50.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 9 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l’istruzione, l’università e la ricerca Gian Luca Galletti.
La seduta comincia alle 14.50.
Sulla pubblicità dei lavori.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
DL 104/2013: Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
C. 1574 Governo.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 ottobre 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che la Commissione conclude oggi il dibattito di carattere generale sul provvedimento in titolo, mentre la votazione della proposta di parere, che il relatore si è riservato di presentare, avrà luogo nella seduta già fissata per la giornata di domani.
Preso atto, tuttavia, che non vi sono richieste di intervento, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
C. 750 Dell’Orco e abb.
(Parere alla X Commissione).
(Rinvio dell’esame).
Cesare DAMIANO, presidente, comunica che l’esame in sede consultiva del provvedimento in titolo era stato inserito all’ordine del giorno della odierna seduta della Commissione, in vista dell’espressione del parere di competenza alla X Commissione, chiamata a riferire all’Assemblea sull’argomento a partire dall’inizio della prossima settimana. Fa notare, tuttavia, che la Commissione di merito ha svolto, nella seduta di ieri, l’esame degli emendamenti riferiti al testo del progetto di legge C. 750 Dell’Orco, iscritto, su richiesta del gruppo del MoVimento 5 Stelle, nel calendario dei lavori dell’Assemblea in «quota opposizione» e adottato, pertanto, come testo base per l’esame in sede referente; in quell’ambito, la X Commissione ha approvato taluni emendamenti, interamente soppressivi dei due unici articoli di cui si compone il provvedimento, con ciò determinando l’implicita contrarietà della Commissione stessa rispetto al testo della proposta nel suo insieme.
In tal senso, fa presente che la X Commissione ha conseguentemente già deliberato il conferimento del mandato al relatore a riferire in senso contrario all’Assemblea su tale progetto di legge: per tali ragioni, la XI Commissione non può che prendere atto degli esiti dell’esame in sede referente del provvedimento, che hanno di fatto determinato il venir meno dell’oggetto del parere da esprimere in sede consultiva.
La Commissione prende atto.
Davide BARUFFI (PD), pur riconoscendo come non si possa che prendere atto delle comunicazioni del presidente, esprime rammarico per il fatto che non si sia riusciti ad approvare un testo unificato delle proposte di legge presentate sulla materia in esame, considerate le delicate implicazioni, anche dal punto di vista occupazionale, che la tematica in oggetto pone all’attenzione del Parlamento. Fa presente di aver presentato su tale argomento, specificamente riferito al territorio modenese, un atto di sindacato ispettivo, che auspica possa essere discusso quanto prima, al fine di avviare quella riflessione sul tema che non è stato possibile affrontare nella giornata odierna.
Walter RIZZETTO (M5S) esprime il proprio disappunto per la soppressione da parte della Commissione di merito dei due articoli della proposta di legge C. 750, che miravano a porre rimedio ad una liberalizzazione selvaggia degli orari degli esercizi commerciali, suscettibile, a suo avviso, di determinare vantaggi per la sola grande distribuzione, a scapito dei piccoli esercizi e della stessa cittadinanza. Fa notare che il provvedimento in questione non faceva altro che rimettere agli enti locali il compito della pianificazione degli orari a tutela dei consumatori e dei lavoratori, garantendo, peraltro, ampie forme di liberalizzazione nelle zone turistiche. Dichiara, pertanto, che il suo gruppo continuerà nella battaglia a favore dell’approvazione del testo in esame.
Titti DI SALVO (SEL), espresso dispiacere per l’esito dell’esame del provvedimento in sede referente, che impedisce di fatto alla XI Commissione di pronunciarsi nel merito delle materie di propria competenza, fa notare che l’argomento andrebbe esaminato con attenzione, considerata la delicatezza delle questioni in gioco. Intendendo esprimere in ogni caso talune considerazioni di carattere generale sul punto, rileva che sarebbe auspicabile garantire la massima certezza nelle scelte, a tutela di tutti i soggetti coinvolti, rinviando la regolamentazione dei diversi aspetti di dettaglio all’autonomia delle parti, anche in considerazione dei gravi disagi in termini di regimi orari che graverebbero sui lavoratori interessati.
Massimiliano FEDRIGA (LNA) manifesta rammarico per l’impossibilità di esprimere un parere sul provvedimento in esame, atteso che esso interviene in una materia delicata, di grande interesse per i lavoratori e le imprese. Ritiene che sull’argomento andrebbe svolta una riflessione approfondita, che possa condurre a sottolineare come l’espansione della grande distribuzione non rechi sempre dei vantaggi dal punto di vista occupazionale, soprattutto nell’ambito dei piccoli esercizi commerciali, come testimoniato, peraltro, dai dati registrati dalle Camere di commercio del Nord-Est del Paese.
Luisella ALBANELLA (PD) ritiene che l’argomento in esame ponga all’attenzione questioni delicate, che chiamano in causa la vivibilità delle città e dei comuni in genere, il rispetto dei centri storici, i trasporti urbani, nonché la tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori. Giudica riduttivo, pertanto, limitarsi a discutere della liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali, sottolineando come sarebbe necessario ampliare la riflessione ad altri aspetti più significativi, che riguardano l’erogazione dei servizi urbani a favore della collettività. Ritiene poi importante ragionare sull’effettiva utilità di tali liberalizzazioni, considerati i riflessi negativi che esse potrebbero produrre sulla condizione dei lavoratori, tenuto conto, peraltro, che ciò non è sempre compensato, a suo avviso, da concreti incrementi di posti di lavoro.
Cesare DAMIANO, presidente, pur apprezzando il complesso delle considerazioni svolte, ribadisce che la Commissione non può che prendere atto delle determinazioni assunte dalla Commissione di merito e, dunque, non procedere all’esame in sede consultiva del provvedimento.
La seduta termina alle 15.
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 9 ottobre 2013.
Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico.
946 Polverini, C. C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15 alle 15.20.
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 9 ottobre 2013.
Disposizioni in materia di mobilità per la risoluzione consensuale del contratto di lavoro per dimissioni volontarie.
C. 254 Vendola e C. 272 Bellanova.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.20 alle 16.
AUDIZIONI
Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini.
La seduta comincia alle 9.35.
Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini, sul complesso delle problematiche relative all’attuazione delle politiche previdenziali e alle prospettive di evoluzione del sistema pensionistico.
(Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143, comma 2, del Regolamento e conclusione).
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l’impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l’audizione.
Il Ministro Enrico GIOVANNINI svolge una relazione sul tema oggetto dell’audizione.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Marialuisa GNECCHI (PD), Sergio PIZZOLANTE (PdL), Walter RIZZETTO (M5S), Titti DI SALVO (SEL), Antimo CESARO (SCpI), Massimiliano FEDRIGA (LNA) e Cesare DAMIANO, presidente.
Il Ministro Enrico GIOVANNINI svolge proprie considerazioni conclusive, fornendo specifiche precisazioni rispetto ai quesiti posti.
Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia il Ministro e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 11.
INTERROGAZIONI
Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 13.50.
5-01058 Airaudo: Modalità di esame di istanze di proroga di CIG in varie aziende site in Piemonte.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Giorgio AIRAUDO (SEL), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la risposta, giudica inaccettabile che lo Stato consenta che le regioni determinino le regole di rappresentatività nei negoziati per l’erogazione delle prestazioni di integrazione salariale, in qualche misura adeguandosi alle interpretazioni imposte dalle singole aziende. In particolare, ritiene che non si possa pensare di escludere talune importanti organizzazioni sindacali dai tavoli di confronto congiunti, viziando alla base le procedure per la definizione delle misure di ammortizzazione sociale ed esponendo gli stessi lavoratori al rischio di contenzioso. Fa presente, nel caso di specie, che la stessa motivazione addotta a giustificazione dell’esclusione della Fiom dalle trattative congiunte – ovvero la presunta mancata conferma della nomina delle RSA nello stabilimento in questione – sia assolutamente priva di fondamento, atteso che tale nomina è avvenuta in precedenza e non è mai stata messa in discussione e che, per tale ragione, non deve essere rinnovata. Giudica, pertanto, necessario che il Governo, anche alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale sulla rappresentatività, rifletta sull’opportunità di fornire indicazioni alle regioni, affinché queste non si limitino a prendere atto delle decisioni delle aziende, ma garantiscano un effettivo rispetto della pari dignità di tutti i soggetti ammessi ai negoziati.
5-01059 Fedriga: Sul computo dei contributi previdenziali per i donatori di sangue.
5-01062 Cinzia Maria Fontana: Sul computo dei contributi previdenziali per i donatori di sangue.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo su analogo argomento, saranno svolte congiuntamente.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato.
Massimiliano FEDRIGA (LNA), preso atto di un possibile intervento normativo nell’ambito del decreto-legge 101 del 2013, attualmente all’esame del Senato, si augura che si possa n. individuare quanto prima una soluzione al problema del computo di determinate fattispecie ai fini del raggiungimento dei requisiti contributivi, in modo da porre rimedio all’ennesima ingiustizia determinata dalla «legge Fornero», provvedimento che giudica gravemente lesivo dei diritti dei lavoratori (nel caso di specie, i donatori di sangue). Coglie, peraltro, l’occasione della risposta del Governo alla sua interrogazione per rappresentare l’esigenza che la medesima forma di tutela venga offerta anche nei confronti di tutti quei soggetti che 104 del 1992, dal momento che, al pari dei hanno usufruito della legge n. donatori di sangue, essi rischiano di non vedersi riconosciuti ai fini previdenziali i giorni di permesso che hanno destinato all’assistenza dei propri familiari. Nel dichiarare che si tratta di ripristinare, con un atto amministrativo o legislativo, un fondamentale principio di equità violato da una norma di legge fortemente sbagliata, si riserva di verificare l’evolversi dei lavori al Senato, auspicando un intervento a salvaguardia di tutti quei soggetti che si dedicano a meritevoli attività di solidarietà.
Cinzia Maria FONTANA (PD), nel dichiararsi soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, che – anche a seguito delle sollecitazioni formulate con la sua precedente interrogazione sull’argomento – ha fatto riferimento a una possibile soluzione normativa, 101 del 2013, del problema nell’ambito dell’esame del decreto-legge n. previdenziale nato da una inaccettabile interpretazione relativa al computo dei periodi di donazione del sangue da parte dei lavoratori, richiama la necessità di estendere tale forma di intervento anche ad altre categorie, tra cui cita 104 del 1992, i beneficiari coloro che usufruiscono dei permessi della legge n. di cassa integrazione straordinaria e in deroga, nonché le donne in maternità facoltativa. Si tratta, a suo avviso, di tutelare importanti atti di solidarietà e generosità, che non possono essere scoraggiati dallo Stato con la previsione di ingiuste penalizzazioni dal punto di vista pensionistico.
5-01114 Ciprini: Misure di sostegno del reddito e dell’occupazione per gli stabilimenti della Merloni SpA.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Tiziana CIPRINI (M5S), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la risposta, ritiene che l’intera vicenda descritta nell’interrogazione sia stata gestita dal Governo con colpevole ritardo e con scarsissima lungimiranza, atteso che l’Esecutivo avrebbe dovuto predisporre per tempo le apposite misure di salvaguardia sociale, con la finalità di fronteggiare le prevedibili ricadute occupazionali derivanti dalla crisi aziendale degli stabilimenti del gruppo Merloni. Espressa preoccupazione per quello che reputa l’ennesimo caso di deindustrializzazione e delocalizzazione delle attività imprenditoriali che si registra nel Paese, con conseguente depauperamento del patrimonio aziendale italiano, si riserva di intraprendere ulteriori iniziative a livello parlamentare, che sollecitino anche il coinvolgimento del Ministero dello sviluppo economico, nell’ottica di affrontare ogni possibile aspetto legato alla situazione di grave crisi in atto.
Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.15.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 14.15.
Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2013.
1- Doc. LVII, n.bis.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 ottobre 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, essendosi nella seduta precedente concluso il dibattito di carattere generale sul provvedimento in esame, il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni.
Renata POLVERINI (PdL), relatore, raccomanda l’approvazione della proposta di parere presentata, con la quale ha inteso raccogliere tutte le sollecitazioni emerse nel corso degli ultimi giorni nelle diverse sedi di discussione in Commissione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.
DL 102/2013: Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 ottobre 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, comunica che, essendosi nella seduta precedente concluso il dibattito di carattere generale sul provvedimento in esame, il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni.
Giovanna MARTELLI (PD), relatore, fa presente che i contenuti essenziali della sua proposta di parere sono già stati anticipati, per le vie brevi, ai gruppi rappresentati in Commissione, in modo da rafforzare le richieste che la Commissione stessa intende rivolgere alle Commissioni di merito sulle parti di propria competenza, con specifico riferimento al rifinanziamento della CIG in deroga e alla salvaguardia dei lavoratori esodati. Si sofferma, quindi, sulla parte dispositiva della proposta di parere, rilevando come la condizione riportata al punto 5), pur non essendo oggetto di intervento da parte del decreto-legge in esame, rappresenti comunque un elemento di novità importante, viste anche le aperture manifestate oggi sull’argomento dal Ministro Giovannini nella sua audizione in Commissione.
Raccomanda, per le ragioni esposte, l’approvazione della propria proposta di parere favorevole con condizioni.
Massimiliano FEDRIGA (LNA) auspica che il relatore riformuli la propria proposta di parere, nel senso di rendere più incisive le condizioni in essa recate, atteso che, nella loro attuale formulazione, queste appaiono troppo generiche e indefinite. Si riferisce, in particolare, all’esigenza di chiedere con chiarezza di rifinanziare la cassa integrazione in deroga, di cui al punto 1) della parte dispositiva, nell’ambito di una riforma compiuta del sistema degli ammortizzatori sociali, che potrebbe essere più precisamente evidenziata nel punto 2), nonché di definire in modo esplicito il termine – che potrebbe essere di 36 o 48 mesi – entro cui i soggetti che possano vantare il possesso dei requisiti previgenti rientrino nella salvaguardia di cui alla «riforma Fornero», in tal modo riformulando il punto 4) del dispositivo della proposta di parere. Avverte che, in assenza di tali riformulazioni, il suo gruppo non potrà che votare contro la proposta di parere del relatore.
Davide BARUFFI (PD), pur condividendo l’esigenza testé rappresentata, ritiene che l’unico intervento fattibile di modifica della proposta di parere del relatore sia quello di rendere più stringenti le indicazioni sul rifinanziamento della CIG in deroga; al contrario, evidenzia l’inutilità di ampliare in misura eccessiva il novero delle categorie di soggetti da salvaguardare in ambito previdenziale, tenuto conto che la materia pensionistica non rappresenta l’oggetto esclusivo del decreto-legge in esame e che la citata proposta di parere già contiene indicazioni molto puntuali. Si rischia, a suo avviso, di caricare l’esame del provvedimento di considerazioni e riflessioni che, seppur legittime, apparirebbero ridondanti e non coerenti con il contesto normativo di riferimento su cui il testo intende incidere.
Giorgio AIRAUDO (SEL) conviene sull’esigenza di rendere più stringenti le condizioni da apporre alla proposta di parere del relatore, nella prospettiva di allargare le maglie della salvaguardia nei confronti di una platea di lavoratori il più possibile estesa. Pur auspicando una posizione unitaria della Commissione su questi temi, precisa, peraltro, che l’orientamento del suo gruppo rimane negativo sull’impostazione complessiva del provvedimento, dal momento che sarebbe più opportuno ragionare su soluzioni strutturali di riforma.
Marialuisa GNECCHI (PD), pur facendo notare che nessuno può dirsi contrario al miglior ampliamento possibile delle forme di salvaguardia previdenziale, invita i gruppi a concentrare la propria attenzione sui temi sui quali il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, nell’audizione svolta in mattinata presso la XI Commissione, ha mostrato maggiore disponibilità al confronto, facendo presente che, stando alle dichiarazioni dello stesso Ministro Giovannini, per le altre questioni vi saranno sicuri margini di intervento nell’ambito di futuri provvedimenti, tra cui la legge di stabilità.
Massimiliano FEDRIGA (LNA), intervenendo per una precisazione, fa notare che appare ipocrita citare nella proposta di parere del relatore – nell’illusione che ipotetici provvedimenti futuri risolvano la problematica – le pur condivisibili esigenze di salvaguardia dei soggetti più deboli, come i lavoratori in mobilità, se poi non si tenta di incidere realmente sul testo, con modifiche puntuali che prevedano misure concrete di salvaguardia, estese anche nei confronti di questi soggetti. Auspica, in questo senso, che tali questioni siano segnalate all’interno della proposta di parere, con estrema chiarezza e senza alcuna ambiguità.
Sergio PIZZOLANTE (PdL) giudica opportuno circoscrivere le riflessioni della Commissione sugli obiettivi concretamente più raggiungibili, evitando di estendere l’ambito delle tutele contemplato dal presente provvedimento: in caso contrario, si rischierebbe, a suo avviso, di innescare dispute infinite sui motivi per i quali taluni soggetti verrebbero esclusi dalle salvaguardie a vantaggio di altri. Fatto notare che sarebbe auspicabile rimandare ad altri provvedimenti ulteriori ipotesi di intervento, rinviene nella proposta di parere del relatore – che pure dichiara di condividere – una leggera contraddizione, dal momento che questa, pur concentrandosi sulle misure alla portata dell’iniziativa parlamentare, fa riferimento anche all’esigenza di definire problemi ben più ampi, sui quali, tuttavia, appare poco praticabile, allo stato, una soluzione immediata.
Walter RIZZETTO (M5S) ritiene anzitutto opportuno rendere più vincolante il contenuto delle condizioni recate ai punti 1) e 2) della proposta di parere del relatore, al fine di orientare maggiormente il lavoro delle Commissioni di merito. Giudica, altresì, riduttivo un ulteriore intervento riferito alla salvaguardia dei cosiddetti «esodati», che si limiti a individuare di volta in volta nuove categorie di soggetti da tutelare; pur nella consapevolezza della scarsità delle risorse disponibili, fa notare che il suo gruppo da tempo ha espresso la preferenza per l’adozione di soluzioni più strutturali, che si muovano nella direzione di una vera e propria controriforma, ovvero nel segno di una totale abrogazione della «legge Fornero». Fa presente, infine, che, mentre non si intravede alcun intervento del Governo sulle cosiddette «pensioni d’oro e d’argento», si persevera ad intervenire su tutte le altre forme di previdenza, in danno dei lavoratori più deboli.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA, fatto presente che l’attesa per le misure di rifinanziamento degli ammortizzatori sociali è comprensibile, coinvolgendo il destino di migliaia di lavoratori in difficoltà, precisa che il Governo ha avuto bisogno di un certo periodo di tempo per predisporre il decreto per la definizione dei criteri per la concessione della CIG in deroga, che è in ritardo anche a fronte del complesso procedimento approvativo e che, tuttavia, dovrebbe portare alla definitiva soluzione dei problemi sul tappeto. In questo contesto, auspica che la razionalizzazione del sistema degli ammortizzatori sociali porti a inquadrare, per il prossimo anno, criteri equi di concessione delle prestazioni, prevenendo eventuali malfunzionamenti connessi al sopravvenuto esaurimento delle risorse, oltre che a una loro distribuzione disomogenea.
Assicura, in ogni caso, che è allo studio del suo dicastero la predisposizione di un pacchetto di misure razionali, che consentano di garantire, compatibilmente con le risorse a disposizione, adeguati strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori più svantaggiati.
Cesare DAMIANO, presidente, preso atto del dibattito svolto, dal quale emerge – a suo avviso – la possibilità che la Commissione possa giungere a una convergenza ampia sui problemi condivisi, ritiene che siano due le strade percorribili dal relatore: limitare le condizioni recate dalla sua proposta di parere a quei risultati più concretamente raggiungibili nel corso dell’esame del 102 (anche sulla base degli emendamenti presentati presso le decreto-legge n. Commissioni di merito) ovvero estendere i settori nei quali richiedere eventuali interventi integrativi, nella consapevolezza che ciò non sarà facilmente realizzabile col provvedimento in esame, bensì nell’ambito di futuri provvedimenti normativi.
Sergio PIZZOLANTE (PdL), intervenendo per una precisazione riferita alle considerazioni del presidente, ribadisce l’esigenza di limitare il contenuto della proposta di parere alle misure sulle quali appare più probabile il consenso del Governo, che porrebbe, peraltro, la Commissione nella condizione di spiegarne meglio la ratio, la finalità e l’efficacia, anche agli interlocutori esterni.
Giovanna MARTELLI (PD), relatore, ritiene che dal dibattito sinora svolto siano emersi significativi elementi di novità, molti dei quali presentano, a suo avviso, un fondamento di ragionevolezza, anche alla luce del contributo che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha fornito stamattina, nel corso della propria audizione in Commissione.
In particolare, riferendosi alla proposta di parere in precedenza presentata, giudica ragionevole rafforzare la condizione riportata al punto 1) del dispositivo, nel senso di richiedere che si provveda al rifinanziamento della CIG in deroga, la definizione delle cui modalità di erogazione non è più procrastinabile. Al contempo, facendo seguito agli inviti a più riprese formulati dal deputato Pizzolante, giudica opportuno espungere dal punto 4) del dispositivo il riferimento ai lavoratori in mobilità, la cui soluzione sarà di certo individuata nell’ambito della manovra finanziaria, di imminente approvazione da parte del Governo. Quanto al punto 5) dello stesso dispositivo, infine, segnala che l’avere impostato la relativa condizione in termini di raccomandazione a valutarne l’opportunità è motivata dal fatto che, allo stato, l’argomento del computo, ai fini previdenziali, delle giornate dedicate alla donazione del sangue non è contemplato tra le materie oggetto del provvedimento in esame.
Per le ragioni esposte e al fine di manifestare la massima disponibilità rispetto alle questioni sollevate nel dibattito, presenta una nuova versione della sua proposta di parere favorevole con condizioni.
Massimiliano FEDRIGA (LNA), preso atto della nuova versione della proposta di parere del relatore, giudica paradossale che i gruppi di maggioranza, svilendo il proprio ruolo di parlamentari, decidano di «appiattirsi» sulle posizioni del Governo, seguendone l’orientamento di massima, piuttosto che indirizzarlo con proprie indicazioni. Preannuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo su tale nuova versione, che ritiene vada in una direzione addirittura opposta a quella auspicata.
Walter RIZZETTO (M5S), pur prendendo atto dello sforzo compiuto dal relatore per giungere a un compromesso tra i gruppi, ritiene che il contenuto della nuova versione della sua proposta di parere sia ancora poco incisivo, dal momento che le condizioni ivi previste non orientano con decisione i comportamenti del legislatore, ma sembrano piuttosto evocare mere opportunità. Dichiara, pertanto, che il suo gruppo si asterrà nella votazione della richiamata proposta di parere, nella sua nuova versione.
Giorgio AIRAUDO (SEL), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore, che tende a un ampliamento delle salvaguardie per i lavoratori, ribadisce che tale voto favorevole è motivato dall’esigenza di assicurare il massimo di condivisione rispetto alle richieste avanzate dalla XI Commissione, mentre permane un giudizio fortemente negativo sul complesso del provvedimento, giudicato inadeguato ad individuare soluzioni strutturali alle problematiche previdenziali e connesse al sostegno del reddito, oltre che allo sviluppo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova versione della proposta di parere favorevole con condizioni formulata dal relatore.
La seduta termina alle 14.50.
RISOLUZIONI
Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell’Aringa.
La seduta comincia alle 14.50.
7-00099 Pizzolante: Sull’applicazione delle misure relative alla cosiddetta «mini-Aspi» con particolare riferimento ai lavoratori stagionali.
(Seguito della discussione e approvazione).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 3 ottobre 2013.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che la Commissione ha già svolto il dibattito di carattere generale sull’atto di indirizzo in titolo e che nella precedente seduta, al fine di consentire al competente dicastero la definizione di un quadro il più possibile completo dei dati e delle informazioni disponibili, si è convenuto di rinviare alla giornata odierna l’intervento del rappresentante del Governo.
Il sottosegretario Carlo DELL’ARINGA, nel richiamare l’obiettivo della risoluzione in discussione, volta a sollecitare l’adozione in via d’urgenza di iniziative utili a migliorare il trattamento riservato ai lavoratori che fruiscono del trattamento di cosiddetta «mini-Aspi», con particolare riguardo ai lavoratori stagionali, osserva che la questione è di particolare importanza per il Governo, ben consapevole della grave emergenza occupazionale ed economica che ha colpito, in modo particolare, alcune categorie di lavoratori, fra cui quelli stagionali. Dopo avere ricostruito la legislazione vigente in materia, fa presente che – relativamente al passaggio da un metodo di rilevazione del requisito contributivo minimo basato sulle settimane di contribuzione di attività lavorativa (13 settimane) anziché sulle giornate lavorate (78 giornate) – per il riconoscimento di una intera settimana di contribuzione è sufficiente la copertura del minimale contributivo di legge, in analogia con quanto previsto per l’indennità di disoccupazione ASpI e anche per la precedente indennità di disoccupazione.
In ragione di quanto esposto e con riferimento ai tre specifici punti del dispositivo della risoluzione in titolo, osserva anzitutto che, per quanto riguarda l’impegno volto a garantire ai lavoratori, non solo la copertura della disoccupazione, ma anche la salvaguardia degli accrediti ai fini pensionistici, il suo dicastero ritiene che tale richiesta risulti già soddisfatta a legislazione vigente: infatti, ai sensi 92 del 2012 (articolo 2, commi 10 e 22), per i periodi di della legge n. fruizione dell’indennità «mini-Aspi» sono riconosciuti i contributi figurativi nella misura settimanale pari alla media delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni; i contributi figurativi sono utili ai fini del diritto e della misura dei trattamenti pensionistici, mentre essi non sono utili ai fini del conseguimento del diritto nei soli casi in cui la normativa richieda il computo della sola contribuzione effettivamente versata.
Per quanto riguarda l’impegno volto a introdurre una deroga la quale consenta per gli anni 2013 e 2014 ai lavoratori stagionali di accedere all’indennità anche con un numero più basso di giorni di contribuzione, ripristinando i precedenti 78 giorni o riducendo da 13 a 10 le settimane di contribuzione necessarie per accedere al trattamento in questione, pur comprendendo le finalità sottese alla richiesta, segnala che essa richiederebbe in via necessaria una modifica normativa, che il suo dicastero guarda, comunque, con estremo interesse, manifestando sin d’ora la disponibilità ad esaminare con l’attenzione dovuta eventuali proposte, anche parlamentari, in tal senso. Evidenzia, infatti, che l’articolo 2 della legge di riforma del mercato del lavoro fissa in modo diretto il richiamato limite minimo di 13 settimane e non sembra purtroppo lasciare spazio per interpretazioni o soluzioni in via amministrativa volte a ridurre tale termine o a ripristinare i requisiti previgenti. Fa presente, peraltro, che su richiesta del suo dicastero l’INPS ha fornito una prima stima degli oneri derivanti dall’introduzione di una modifica normativa nel senso richiesto: in particolare, l’onere derivante dal riconoscimento dell’indennità «mini-Aspi» ai lavoratori stagionali con requisiti temporali ridotti, delle relative coperture figurative e degli assegni al nucleo familiare (se spettanti) ammonterebbe a 11.210.000 euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014; qualora si volesse estendere il beneficio del requisito ridotto anche ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato, inoltre, l’onere complessivo annuo aumenterebbe, rispettivamente, di 103.444.000 e 19.671.000 euro. Fa presente, comunque, che gli uffici tecnici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno avviato l’istruttoria con il Ministero dell’economia e delle finanze per verificare la correttezza della quantificazione dell’eventuale norma di modifica del requisito temporale.
Per quanto riguarda, infine, l’impegno volto ad attenuare gli effetti di un impianto normativo (quello della legge di riforma del 2012) in base al quale il computo del beneficio avviene solo con riferimento a un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione utili, sottopone all’attenzione della Commissione la circostanza per cui tale effetto sarebbe mitigato da ulteriori aspetti del richiamato impianto normativo, determinando un trattamento finale, nel suo complesso, non sfavorevole per il lavoratore.
Sergio PIZZOLANTE (PdL) ritiene che il Governo, che dichiara di apprezzare l’importanza della problematica oggetto dell’atto di indirizzo in discussione, non possa limitarsi a rinviare a ipotetici provvedimenti parlamentari la soluzione della vicenda, ma debba impegnarsi da subito a definire gli interventi necessari, dal momento che già stanno decorrendo i termini per la presentazione delle domande e i margini temporali per un intervento risultano essere ristretti. Chiede, pertanto, all’Esecutivo di considerare con serietà l’introduzione di misure urgenti nell’ambito del primo provvedimento legislativo utile che sarà sottoposto all’esame del Parlamento, valutando anche l’ipotesi di estendere, in via amministrativa, i termini previsti per la presentazione delle domande finalizzate alla concessione delle relative indennità.
Insiste, per le ragioni esposte, per la votazione della sua risoluzione.
Tiziano ARLOTTI (PD) giudica urgente un intervento del Governo in materia di accesso alla «mini-Aspi» e di proroga dei termini per la presentazione delle relative domande, soprattutto in considerazione della particolarità dell’ultima stagione balneare, che ha subito un significativo accorciamento a causa delle avverse condizioni atmosferiche registrate all’inizio dell’estate. Dopo avere ricordato che i lavoratori interessati, soprattutto nell’ambito delle attività stagionali del turismo, spesso non riescono, a causa della frammentarietà della loro attività, a maturare i requisiti per la fruizione dell’indennità, si sofferma sul problema del rapporto tra giornate e settimane lavorate, come risultante dalla nuova normativa 92, che ha anch’esso creato problemi applicativi. introdotta dalla legge n. Auspica, infine, un deciso intervento, anche in via amministrativa, sui termini per la presentazione delle domande, che non possono che essere ampliati.
Raccomanda, in conclusione, l’approvazione della risoluzione in titolo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione in discussione.
La seduta termina alle 15.05.