Un’assemblea a Roma, l’8 settembre, e una manifestazione nazionale, ancora nella Capitale, il 5 ottobre. Sono queste le due iniziative annunciate oggi dal segretario generale della Fiom Maurizio Landini in una conferenza stampa congiunta con Stefano Rodota’. Le iniziative romane saranno il seguito di quelle bolognesi del giugno scorso, alle quali presero parte varie associazioni, tra cui Emergency, Liberta’ e giustizia e, naturalmente, la Fiom, che ne era stata promotrice. Per quale motivo una categoria di rappresentanza dei lavoratori senta la necessita’ di impegnarsi in difesa della nostra carta, lo spiega Landini: “la Costituzione non va cambiata, ma applicata”, afferma, e il riferimento e’ alla recentissima sentenza della Consulta che ha ritenuto lesive della costituzione l’esclusione dei delegati Fiom dalle fabbriche Fiat. Nessuna ‘’voglia di partito’’, precisa ancora Landini, ma solo la volonta’ di difendere i diritti di tutti. “Si tratta di creare un terreno comune che riunifichi ciò che oggi è diviso”, dice ancora il segretario della Fiom, che poi attacca il governo: “non ha creato un posto di lavoro in più, non ha una politica industriale. Inoltre, e’ ancora in vigore la legge chiesta dalla Fiat e realizzata dal governo Berlusconi che, grazie all’art.8, permette di non rispettare i contratti. Sono questi i temi che vogliamo porre e se questo significa fare politica, sì allora facciamo politica”.