Per quanto concerne la vertenza su 200 esuberi alla Brembo, la Uilm di Bergamo auspica “che l`attuale presidente, Alberto Bombassei, oggi parlamentare del gruppo di Scelta Civica, riesca ad essere più sensibile di altri imprenditori su questi temi,dato che oggi è coinvolta nella crisi anche la sua azienda”. Lo sottolinea il segretario della Uilm di Bergamo, Angelo Nozza, in un articolo sul giornale dei metalmeccanici ‘Fabbrica società’, in cui parla della necessità di definire un protocollo condiviso.
“Ci vuole un protocollo condiviso per Brembo”, scrive Nozza rispondendo all`azienda siderurgica in merito all`eccedenza dichiarata di 200 lavoratori distribuiti nell`arco temporale di 18 mesi, nei siti di Curno (settore auto) e Mapello (fonderia di Alluminio). “Se è vero quello che l`azienda sostiene – sottolinea il segretario orobico dei metalmeccanici Uil – e cioè che i siti italiani sono e resteranno strategici per il futuro, allora sarà possibile concordare tra il sindacato e la direzione della società un protocollo di impegni rispetto ai prodotti che rimarranno in Italia e ai livelli occupazionali corrispondenti, oltre agli investimenti necessari per mantenere competitivo il prodotto italiano,in termini di qualità e costi. Solo dopo si potrà discutere di eventuali esuberi”. Dei 200 esuberi dichiarati più di 150 sono lavoratori con contratto a termine, o di somministrazione.