Il caso Ilva dovrebbe finire sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri che molto probabilmente sarà convocato venerdì prossimo. Fino a quella data continueranno nelle sedi competenti le riunioni tecniche per cercare di arrivare a una soluzione che possa garantire la continuità produttiva ed il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute, attuando le prescrizioni previste dall’Aia (Autorizzazione integrata ambientale). L’obiettivo prioritario è quello di evitare la chiusura dell’impianto di Taranto e tutelare il posto di 40 mila lavoratori (20 mila dipendenti diretti in Italia e almeno altrettanti nell’indotto).
Il governo, ha detto da Bruxelles il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, non si muove nella direzione di cercare acquirenti per l’Ilva, ma sta “cercando di fare in modo che le prescrizioni dell’Aia siano effettivamente rispettate”. Il ministro ha inoltre confermato che il commissariamento è un’ipotesi sulla quale l’esecutivo sta lavorando.
La soluzione, secondo Zanonato, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, anche se la partita si è rivelata molto più complessa del previsto. Non è escluso che già nella riunione di venerdì il governo vari un decreto per affidare alla figura del commissario anche la gestione finanziaria e commerciale dell’azienda.