“La crisi della Lucchini è gravissima e si innesta in quella di tutto il settore siderurgico. La siderurgia italiana ha tutta gli stessi problemi: infrastrutture, energia e ambiente, concorrenza sleale di molti dei paesi dei Bric”. Lo dice il segretario nazionale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli. in una nota. “Per questo – si legge – è necessario un tavolo di regia e coordinamento delle politiche di settore necessario per affrontare a livello di sistema i nodi strutturali”.
“La siderurgia è un’industria strategica – aggiunge – che impegna direttamente e indirettamente migliaia di posti di lavoro per il quale è necessario agire subito per poter costruire un tavolo nazionale per di settore presso il Mse affinché si rafforzi la posizione italiana sul piano europeo della siderurgia che sarà varato a giugno”.
“Una notizia positiva – sostiene – è la richiesta di utilizzare i fondi previsti da ‘Horizon 2020’ anche per il settore siderurgico per i piani di rilancio e riqualificazione industriale presenti in Italia e l`utilizzo dei fondi della Bei (Banca europea investimenti) per tutte le aziende siderurgiche in grado di anticipare gli obiettivi previsti per l`applicazione delle Bat entro il 2016″.
“Per Lucchini, entro il 22 giugno il commissario Nardi – conclude – è impegnato a presentare un piano industriale che assicuri la continuità produttiva, evitando lo spegnimento dell`altoforno, proseguire la ricerca di acquirenti che diano una prospettiva stabile al sito”. (LF)
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